Che noia il Turner Prize

di Redazione Commenta

Il Turner Prize è una delle più importanti e longeve manifestazioni internazionali. Il premio è stato istituito nel 1984 per celebrare le nuove sperimentazioni dell’arte contemporanea ed è assegnato ogni anno ad un’artista britannico sotto i cinquanta anni. Il Turner Prize 2009 metterà in mostra le opere selezionate dalla giuria al Tate Britain dal 6 ottobre 2009 al 16 gennaio 2010.

La lista delle opere selezionate non è ancora resa nota e l’intera scena dell’arte contemporanea internazionale si interroga su quali saranno i nomi dei finalisti . Raccogliamo quindi la testimonianza di Jonathan Jones curatore d’arte e membro della giuria di quest’anno che nel suo blog ha recentemente pubblicato un inaspettato sfogo sul rinomato premio britannico:

” La serietà ha strangolato il Turner Prize, ecco quello che penso sia il guaio delle  ultimi dieci edizioni del premio. Il problema non è solamente da ricercarsi nel fatto che la giuria non dia il giusto peso all’arte figurativa o che spinga troppo la video arte, la fotografia o l’installazione. La questione reale è che il Turner prize deve distinguersi, creare un’estetica personale diversa da quella che propone il resto della scena dell’arte contemporanea. Tutto è iniziato con la sensazionale e controversa presenza di Tracey Emin all’edizione 1999, da quel momento in poi le giurie del premio hanno sistematicamente evitato la generazione degli Young British Artists ed il loro fermento artistico aggressivo, preferendo una linea più classica e seriosa. In sostanza il Turner Prize ormai ha due soli obiettivi: scoprire una nuova generazione di artisti in alternativa a Marc Quinn, Tracey Emin e compagnia cantante e selezionare artisti che seguano un certo rigore nel loro lavoro. Il risultato è una manifestazione noiosa con artisti dannatamente noiosi”.

Coraggiosa e lodevole questa provocazione di Jonathan Jones che cerca di muovere un poco le acque di un premio un poco conservatore. Ci chiediamo quando sarà possibile leggere una critica costruttiva ad un premio artistico italiano scritta da un membro della giuria che lo presiede.

Photo Credits: Opera vincitrice del turner prize 2008 di Mark Leckey

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