Alla Biennale di Venezia trionfa l’amore

di Redazione Commenta

L’amore, in quanto tale  è sempre incondizionato, ma alcune volte lo è più che altre. Questo è l’incipit di Unconditional Love, evento collaterale alla 53. Biennale di Venezia che offrirà una riflessione sul sentimento più ricercato e su come se ne possa abusare, fino all’ossimoro.

Un campo d’azione così ampio, con tanti e tali risvolti che potrà essere affrontato solamente puntando su grandi numeri e grandi nomi, esaltando e lasciando libera espressione sia alle capacità sia alle potenzialità di curatori, artisti e location.

Unconditional Love è curato da Alexandrina Markvo, Alinda Sbragia e Christina Steinbrecher, che hanno scelto la linea curatoriale di riunire artisti di varie provenienze ed età per avere la più vasta visuale possibile, ponendo l’accento soprattutto sullo scambio di idee oltre i confini culturali. Markvo ha organizzato la retrospettiva su Sir Norman Foster a Mosca e Russian Act, grande festival d’arte russa a Londra; Sbragia è invece concentrata sullo scambio di conoscenze artistiche tra Italia e Russia, mentre Steinbrecher ha lavorato in vari Paesi, da Parigi (Palais de Tokyo) al Kazakhistan alla Germania.

I 17 artisti scelti e presenti proporranno, con le suddette prerogative e attraverso l’impiego di varie tecniche e media, le loro declinazioni sul tema amoroso, passando da quello guerriero di Marina Abramovic a quello interattivo di Sam Adams, dal positivo -negativo di Artist Anonymous a quello imprigionato di Angelo Bucarelli, fino a quello a scomparsa di Youssef Nabil. L’evento si preannuncia interessantissimo grazie anche ad una lista di artisti partecipanti che annovera le più grandi stars della scena dell’arte contemporanea, ecco i favolosi 17:

Marina Abramovic, Samuel Adams, AES+F, Artists Anonymous, Angelo Bucarelli, Aristrakh Chernyshov, Wim Delvoye, Dasha Fursey, Miltos Manetas, Almagul Menlibaeva, Angelo Musco, Youssef Nabil, Velena Nikova, Jaume Plensa, Olympia Scarry, Olga Soldatova, Vadim Zakharov

Photo Copyright: Almagul Menlibayeva, Exodus, 2009. Priska C. Juschka Fine Art, New York. HD DVD, 11 min.

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