Art fund prize 2009, il premio del dubbio

di Redazione Commenta

L’Art fund prize è un famoso concorso britannico che premia ogni anno la più originale galleria od il più originale museo con una cospicua somma in denaro. Quest’anno la cifra in palio ammonta a 100.000 sterline, non certo bruscolini quindi allo scopo di destinare al meglio tale somma è stata istituita una votazione aperta al pubblico sul sito del noto quotidiano inglese The Guardian.

Il vincitore del sondaggio pubblico in sostanza riceve un punto che si aggiunge al giudizio finale della giuria di selezione che quest’anno include anche il film maker Lord Puttnam ed il vincitore del Turner Prize Grayson Perry. Insomma fin qui tutto bene, il problema si è presentato alcuni giorni fa quando la direzione del The Guardian ha deliberatamente chiuso il sondaggio pubblico per sospetti brogli.

Al vertice della classifica di gradimento al momento dell’oscuramento totale svettavano il Kelvingrove Art Gallery and Museum di Glasgow, il Wedgwood Museum, il Ruthin Craft Centre e l’Orleans House Gallery. A proposito di tale censura i vertici del The Guardian hanno rilasciato questa dichiarazione “Siccome ci sembra che ci siano state potenziali irregolarità con il voto online dell’Art Fund Prize siamo spiacenti di informarvi che il sondaggio rimarrà chiuso fino a che non sarà fatta luce sull’accaduto”.

Alla fine della vicenda lo scorso 18 giugno il Wedgwood Museum si è finalmente aggiudicato il premio anche se i dubbi rimangono. Effettivamente qualcosa di strano è successo poiché strane fluttuazioni di voti multipli avrebbero coinvolto il Wedgwood Museum facendolo lievitare al primo posto della classifica.

Insomma la storia dei brogli elettorali legati ai concorsi artistici ha coinvolto anche gli irreprensibili inglesi che si sono lasciati coinvolgere dal fenomeno “vinci facile”. C’è da dire che il mondo dell’arte in quanto gestito da uomini è soggetto a manipolazioni e questioni poco chiare. Per quanto si tenti di creare votazioni pubbliche o elettroniche, quando ci sono i soldi e il mercato di mezzo il malcostume della truffa spunta puntualmente come il coniglio dal cilindro.

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