Londra trasferisce il museo all’aeroporto

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Portare l’arte nei luoghi non deputati all’arte è una pratica talmente diffusa che oramai vedere installazioni, dipinti e video in giro per la città non stupisce più nessuno. Nell’ultima decade le opere d’arte sono regolarmente uscite dai consueti spazi delle gallerie per invadere magazzini, capannoni, snodi ferroviari ed aeroporti, nel tentativo di avvicinare i cittadini all’arte contemporanea o semplicemente per soddisfare i pruriti avanguardisti di sindaci, assessori e curatori.

In tempi recenti è lecito citare lo strano caso del GATE Termini Art Gallery, spazio espositivo allestito presso l’Ala Mazzoniana della Stazione Termini di Roma che nella passata amministrazione aveva ospitato una manciata di eventi tra cui Il Caravaggio della Regina dalle tenebre alla luce. Come lavorava Caravaggio, mostra del 2006 che ospitò la Vocazione dei santi Pietro e Andrea opera inedita del grande maestro. 

A dispetto dei buoni intenti la Termini art Gallery sembra oramai caduta nel dimenticatoio e non si hanno più segni di una sua pronta ripresa. Il governo inglese ha recentemente deciso di lanciarsi nella sfida di portare l’arte fuori da musei e gallerie trasformando il Terminal 5 dell’aeroporto di Heathrow in un grande luogo espositivo atto ad ospitare opere in prestito provenienti da collezioni nazionali ed eventi di arte contemporanea.

Secondo il dipartimento della cultura nazionale il progetto sarebbe ancora in fase iniziale ma già si sarebbero stretti accordi collaborativi con la National Gallery, il Tate e la Hayward Gallery. Disegnato da Lord Rogers ed inaugurato in pompa magna dalla Regina nel marzo 2008 il Terminal 5 è rapidamente piombato nel caos per problemi nella gestione dei bagagli che sono poi sfociati nella cancellazione di centinaia di voli con sommo rammarico dei viaggiatori.

Il governo inglese intenderebbe seguire la strada già battuta da alcuni aeroporti americani che da tempo hanno convertito in musei numerosi spazi inutilizzati. Il San Francisco International Airport conta più di 20 sale espositive mentre il Philadelphia Airport, il Denver Airport, Il New York Airport ed il Phoenix Airport ospitano con grande successo di pubblico una grande selezione di opere di arte moderna e contemporanea.  Insomma i presupposti per il successo ci sono tutti, speriamo solo che questa iniziativa del governo inglese non finisca come l’odissea romana del GATE.

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