Una nuvola di alluminio alla Serpentine Gallery

di Redazione 2

La Serpentine Gallery di Londra ha svelato ieri il Summer Pavilion 2009. Disegnato dal duo di architetti giapponesi denominato SANAA il padiglione di una delle più amate gallerie londinesi sita in Kensington Garden è costituito da una nuvola di alluminio, curvillinea e suadente che riflette il suolo creando spettacolari effetti, adattandosi perfettamente all’ambiente circostante e creando un’architettura fantastica che si avvicina alle forme naturali.

Intervistato sul progetto, l’architetto Ryue Nishizawa, l’altra metà di SANAA ha dichiarato: “Quando abbiamo iniziato a lavorare al progetto pensavamo all’acqua, all’arcobaleno ed alle foglie, insomma a forme naturali”. Questa è la nona edizione del summer pavillion indetta dalla Serpentine, nel corso degli anni altri grandi architetti sono stati invitati a costruire una struttura temporanea nei giardini della gallleria. I precedenti progetti sono stati studiati da maestri del contemporaneo come Zaha Hadid, Rem Koolhaas e Frank Gehry.

Il presente progetto del duo SANAA è veramente fantasioso, la struttura sembra una gigante nuvola o lago di alluminio che si insinua liberamente attraverso gli alberi come una densa boccata di fumo, espandendosi attorno al parco circostante e prendendo possesso del cielo.

L’estetica di questa struttura cambia secondo le condizioni del tempo e la sua struttura aperta la rende simile ad un enorme parco giochi senza mura di cinta. Una sorta di versione coperta di un parco dove la gente può leggere, camminare in una bella giornata di sole o semplicemente rilassarsi e godersi l’ambiente naturale mentre l’opera riflette il cielo ed il verde circostante. Il Padiglione della Serpentine gallery è il primo progetto in assoluto sviluppato dal duo SANAA in terra britannica. Per i Serpentine Gallery Pavilion non è previsto un effettivo budget, i costi di produzione sono coperti da sponsor ed aziende o privati che puntualmente scelgono di collaborare ai progetti estivi della galleria rendendo possibile la realizzazione di importanti opere architettoniche ed artistiche.

Photo Copyright: Shaun Curry/AFP/Getty Images

Commenti (2)

  1. Il progetto di Ito era molto più interessante…. questo mi riporta tristemente agli anni ’80….

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