Tutti pazzi per la Polaroid

di Redazione Commenta

In mostra fino al 6 settembre al Centro italiano della fotografia d’autore di Bibbiena La magia della Polaroid. Gli Autori Italiani interpretano il mito. Il Centro propone un ricco programma di indagine sulle opere di alcuni tra gli autori più importanti del panorama fotografico italiano, per comprendere come l’interpretazione di un mezzo possa trasformare una serie di tecniche e di materiali in pura forza creativa.

Il Centro ospita le fotografie di Nino Migliori e di alcuni nomi del gruppo Abrecal: William Masetti e le sue riflessioni sul cinema, il ritrattista Fulvio Fulchiati, Maurizio Galimberti estroverso personaggio “dada” che si è prepotentemente imposto all’attenzione dei media, Joe Oppedisano con la mitica SX-70. Non mancano opere di Franco Vaccari, uno dei maggiori esponenti dell’arte concettuale, Piero Manai che riscopre l’identità del suo lavoro pittorico, Luca Maria Patella, artista visivo e visionario e la compagna Rosa Foschi. Ci sarà Franco Fontana e poi Luigi Ghirri e Vincenzo Castella con i loro personalissimi approcci alla complessità del paesaggio contemporaneo mentre Gabriele Basilico riflette sul mezzo fotografico, esplorando ironicamente il concetto di matrice. Il mondo della moda sarà rappresentato dagli sperimentatori Gianpaolo Barbieri e Giovanni Gastel, mentre Marina Alessi sarà presente con intriganti ritratti dedicati ai divi del cinema e dello spettacolo. Beppe Bolchi offre immagini che illustrano le diverse tecniche fotografiche del mondo Polaroid.

Il gruppo fotografico Polaser e ancora molti altri autori saranno presenti per completare la storia di una vicenda appassionante e curiosa, nel segno delle più diverse applicazioni del mezzo. In esposizione anche rari documenti storici originali che rappresentano la storia della produzione del noto marchio.

Polaroid è un intero mondo di pellicole di ogni specie, di fotocamere tradizionali e rivoluzionarie, di strumenti, di pratiche manuali e materiche, che hanno attraversato la storia della Fotografia generando un’esplosione di emotività, significato, creazione, che non ha paragone tra le diverse tecniche fino ad oggi conosciute. Oggi la Polaroid non c’è più, tuttavia rimane uno strumento che ha segnato un’opera, dando voce agli impulsi più diversi, e continuando a sorprendere per la forza innovativa.

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