Polaroid vende la sua collezione, 1.200 opere che (forse) non vedremo mai più

di Redazione Commenta

 Nel 1960 la metà delle famiglie americane possedeva una macchina fotografica istantanea Polaroid e mentre l’idea di possedere una subitanea immagine delle vacanze, del cenone di Natale o del proprio compleanno fu la chiave di volta del successo dell’azienda, questo prodotto rivoluzionario ha cambiato per sempre le scelte creative di molti artisti. Ansel Adams ha catturato le sue celebri e fiabesche immagini dello Yosemite National Park proprio con una Polaroid e che dire delle centinaia di immagini scattate da Andy Warhol,  Chuck Close e William Wegman sino a giungere allo strettamente contemporaneo Dash Snow.

Oggi queste fotografie assieme a tantissime altre (comprese quelle scattate dal fondatore della Polaroid, Edwin H. Land) saranno messe all’asta da Sotheby’s. La Polaroid è infatti costretta a vendere la sua collezione per pagare i suoi creditori ( purtroppo l’avvento della fotografia digitale non ha giovato alla celebre azienda americana), per la cronaca l’asta si terrà a New York il 21 ed il 22 giugno. Tra le opere facenti parti del lotto figurano moltissime immagini scattate da Ansel Adams, Chuck Close, William Wegman, Robert Rauschenberg, David Hockney, Robert Frank, Robert Mapplethorpe, Andy Warhol e Lucas Samaras, per un totale di 1.200 oggetti che potrebbero raggiungere la sbalorditiva cifra di 11.5 milioni di dollari. Raggiunto telefonicamente dal New York Times, l’artista Chuck Close (recentemente nominato da Obama come membro del Committee on the Arts and Humanities) ha dichiarato: “La collezione messa all’asta è decisamente incredibile, non c’è niente di simile al mondo, quelle fotografie messe assieme vanno oltre la storia della fotografia. E’ da criminali metterle in vendita“.

Lo sdegno di Close si è unito a quello di altri artisti che vorrebbero vedere la collezione intatta all’interno di un museo ma la Polaroid ha dichiarato di aver parlato con alcuni musei, tra cui il Fogg Museum dell’università di Harvard e di non essere riuscita a raggiungere un accordo. Probabilmente un collezionista privato si aggiudicherà l’intero lotto o peggio ancora la collezione Polaroid sarà acquistata (e smembrata) da diversi collezionisti. Così facendo l’umanità intera perderà un pezzo di storia dell’arte.

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