Mariko Mori progetta un vero e proprio monumento solare tecnologico

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Ne ha fatta di strada la Land Art da quel lontano 1969 quando Gerry Schum decise di comprarsi un (allora appena concepito) apparecchio per la videoregistrazione e di proiettare negli spazi della sua galleria un video intitolato appunto Land Art che presentava immagini di alcune opere prodotte da artisti come Richard Long, Barry Flanagan, Robert Smithson, Dennis Oppenheim e Walter De Maria.

Tali maestri indiscussi di questa nuova forma d’arte agivano direttamente sul paesaggio, modificandone l’aspetto mediante interventi temporanei e facendo uso di materiali naturali. Dalla gigantesca banchina Spiral Jetty di Robert Smithson, installata sul Great Salt Lake (1970) nello Utah e costituita da materiali naturali come cristalli di sale e terra, passando per il Lightning Field (1977) di Walter de Maria ed i suoi 400 pali installati nel terreno per raccogliere la potenza dei fulmini sino a giungere al recente impacchettamento del Central Park di New York ad opera di Christo e Jeanne Claude, la Land art ha subito numerose trasformazioni, abbracciando nuove tendenze e presentando nuovi protagonisti. Recentemente l’artista giapponese Mariko Mori, celebre per le sue opere generalmente incentrate sulla fantascienza e per aver partecipato alla Biennale di Venezia del 2005 con un’opera rassomigliante ad un vero e proprio disco volante dalle proporzioni gigantesche, ha deciso di creare una nuova installazione in un ambiente naturale e se Spiral Jetty di Smithson ricordava un monumento primitivo, il nuovo progetto di Mariko Mori sarà un vero e proprio monumento solare tecnologico.

Per l’opera denominata Primal Rhythm, l’artista ha deciso di creare due sculture piazzate sull’isola di Miyako, a circa 180 miglia  dall’isola giapponese di Okinawa. Il progetto prevede una colonna in pietra ed una sfera luminescente installate su due separate formazioni rocciose dell’isola. Durante il solstizio d’inverno il sole emanerà i suoi raggi direttamente in linea con le due sculture, denominate Sun Pillar e Moon Rock, gettando ombre e producendo così effetti luminescenti. La sfera cambierà inoltre colore a seconda dell’andamento delle maree. In un comunicato l’artista ha dichiarato di voler riconnettere le persone con il ritmi del sole e della luna, vedremo se l’intento andrà a buon fine.

Photo Courtesy: Moriko Mori Studio

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