Lara Mezzapelle e Giacomo Deriu – Pachinko

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In una realtà così “liquida”, come l’ha definita lo stesso Zygmunt Bauman, sembra aver preso il sopravvento nella nostra società un forte sentimento di illusione ed attesa dovuti alla mancanza di veri e propri punti di riferimento reali in qualsiasi campo o settore. I meccanismi che regolano la società contemporanea, sia che essi siano economici, politici o culturali, son divenuti alla moltitudine talmente complessi e incomprensibili tanto da causare un forte atteggiamento di fatalismo.

Tutto questo comprime le individualità rendendole quasi incapaci di prendere decisioni importanti, privandole della possibilità di agire a favore di una costruzione futura per finire col costringerle ad un sempre più rintanamento in se stesse e nelle proprie illusioni. La scelta consapevole di fronte ad un bivio, necessaria a governare il corso del proprio destino, è sempre più ardua da afferrare. Vuoi proprio per la dilatazione spazio-temporale percepita, vuoi per una sempre più difficile comprensione del momento storico in cui la quantità di informazione che giornalmente ci raggiunge ha una velocità così elevata tanto da essere di difficile decodificazione immediata.
Attraverso un particolarissimo percorso installativo suddiviso in tre ambienti, Lara Mezzapelle (Rimini,1972. Vive e lavora a Bologna) e Giacomo Deriu (Oristano,1975. Vive e lavora a Bologna) trasformeranno dal 22 maggio al 9 luglio la galleria Ingresso Pericoloso di Roma in uno spazio sospeso e fluttuante con l’obiettivo di far riflettere lo spettatore su una particolare tematica: l’illusione da parte dell’uomo di poter governare il tempo.

Per materializzare e rendere fruibile il loro processo creativo gli artisti eleggono a specchio della vita il Pachinko. Il Pachinko è un gioco di origini giapponesi in cui alcune sfere d’acciaio vengono inserite nella parte superiore di una scatola al cui interno vi sono posti degli ostacoli/bivi. Vi è un solo punto di arrivo che conduce alla vittoria; le altre destinazioni portano alla sconfitta. Prendendo spunto proprio dal meccanismo di questo passatempo, Lara e Giacomo presenteranno una installazione video che ripercorrerà, attraverso filmati di scene di vita reali estratte dal quotidiano, le fasi del ciclo dell’esistenza umana (nascita, infanzia, adolescenza, maturità, vecchiaia e morte) seguendo il percorso imprevedibile di una sfera. Un viaggio attraverso la vita non definito o predeterminato poiché questo potrà cambiare in base alla direzione che la sfera, sollecitata da agenti esterni che ne modificheranno la traiettoria rendendola del tutto casuale, prenderà all’interno della stessa installazione. Avremo così la possibilità di osservare una molteplicità di scenari di vita differenti ricapitolati proprio in prossimità dell’unico punto in cui le coordinate spazio-tempo si dilatano e collassano su se stesse. Momento in cui la razionalità viene negata completamente e assoggettata all’emozione. Ossia proprio la “dirittura d’arrivo”.

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