A New York: Un documentario su Basquiat e l’ultima mostra della Deitch Projects

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L’azienda di beni di lusso LVMH ha già collaborato in passato con diversi protagonisti del sistema dell’arte internazionale come Richard Prince e Takashi Murakami. Oggi il celebre marchio può fregiarsi della collaborazione, ovviamente postuma, di Jean-Michel Basquiat. LVMH ha infatti organizzato una grande proiezione del nuovo documentario sul celebre artista diretto da Tamra Davis dal titolo Jean-Michel Basquiat: Radiant Child.

La prima dell’interessante pellicola si è tenuta lo scorso martedì al MoMa di New York. Va da se che la proiezione ha attirato un nutrito gruppo di vips che non hanno mancato la ghiotta occasione a metà tra il patinato ed il culturale. Tra gli ospiti anche l’artista e regista Julian Schnabel che nel 1996 diresse la celebre pellicola Basquiat, presente anche il collezionista Peter Brant che all’epoca finanziò il film. Ovviamente la lista degli ospiti non si è limitata a questi personaggi, tra i presenti figuravano infatti la filmmaker Rainer Judd, figlia del celebre artista minimalista Donald Judd e l’affermata fotografa Annie Leibovitz. Anche numerosi personaggi della musica come il rapper Russell Simmons ed i Beastie Boys hanno presenziato all’evento. Tra gli artisti invitati c’era anche il prezzemolino Shepard Fairey che non ha mancato di sfoggiare una maglietta della mitica band Ramones.

Ed ancora Fairey è stato protagonista di un altro evento sempre a New York. Si tratta dell’attesissimo opening della sua mostra personale alla Deitch Projects di Jeffrey Deitch, ultimo evento della galleria prima della dipartita del suo creatore per la direzione del MOCA. Bagno di folla anche qui con nomi di spicco del calibro dell’autore dei Versetti Satanici, Salman Rushdie, l’attore premio oscar Adrien Brody ed altri noti volti dello spettacolo. Deitch stesso si è presentato in vestito rosa. L’evento dal titolo May Day, ha assunto toni carnevaleschi con personaggi stravaganti posti all’ingresso della galleria. Insomma tirando le somme sembra che presenziare alla mostra conti più che ammirarla.

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