Bianco-Valente, Costellazione di me

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La Galleria VM21 artecontemporanea di Roma inaugura oggi 29 maggio Costellazione di me, la nuova personale di Bianco-Valente.

Mettere in relazione le differenze per ottenere un’informazione è, in estrema sintesi, il modello di interazione della mente con la realtà esterna, proposto da Gregory Bateson nel suo libro Mente e Natura, scritto nel 1979. Circa 20 anni dopo, Mark Buchanan, nel suo saggio Nexus, faceva il punto della situazione sui modi in cui le persone e gli eventi si relazionano fra loro, illustrando i modelli di interconnessione che la natura, le strutture sociali umane e le infrastrutture tecnologiche perseguono, incredibilmente, allo stesso identico modo nel loro processo di auto-organizzazione.Partendo da queste idee, Bianco-Valente hanno strutturato Costellazione di me modulandola interamente sui concetti di differenza e relazione. Giovanna Bianco e Pino Valente hanno cosi’ invitato un gruppo di persone della loro rete relazionale ad indicare il saggio o il romanzo che maggiormente ha ispirato la loro vita, utilizzandone poi le parole (insieme a quelle dei libri che piu’ hanno ispirato Bianco-Valente) nella realizzazione di una grande installazione ambientale, volta a rendere visibili le relazioni e le differenze che legano queste persone.

Bianco-Valente hanno poi focalizzato l’attenzione sulla relazione che li unisce nella vita e nel lavoro, e sulle differenti prospettive da cui vedono il mondo, realizzando il video Complementare, che li vede interagire in un’azione. Infine si sono posti in relazione con diverse persone fra loro sconosciute, alcune delle quali sono state invitate a descrivere con un breve testo delle fotografie. Queste descrizioni verbali sono state poi inviate ad altre persone che le hanno interpretate riproponendo nuove immagini dipinte ad acquerello.

In mostra queste ultime saranno messe in relazione con i testi intermedi e le fotografie di partenza, che sono testimonianza dei viaggi, in luoghi particolari della Terra, che Bianco-Valente compiono dal 2001, per sperimentare su se stessi l’esistenza di ipotetiche influenze astrali che si verificherebbero in particolari configurazioni spazio-temporali.

In occasione della prossima apertura del Museo MAXXI di Roma, Bianco-Valente parteciperanno, con una installazione site-specific, alla mostra NETinSPACE: Universi al confine curata da Elena Giulia Rossi.

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