Mattia Bonetti alla Cardi Black Box di Milano

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Lunedi’ 7 giugno Cardi Black Box presenterà un particolare progetto espositivo: una mostra interamente dedicata al design, nell’ottica sempre piu’ attuale delle contaminazioni tra l’arte contemporanea e le altre discipline creative.  Un progetto di respiro internazionale che vede per la prima volta in Italia l’allestimento di una personale dell’artista-designer svizzero Mattia Bonetti con un’ampia selezione di lavori in edizione limitata.  Mattia Bonetti disegna mobili fantastici, nell’accezione piu’ classica del termine: fantastico, che riguarda la fantasia, l’immaginazione, l’inusuale, cio’ che e’ fuori della realtà, cio’ che appartiene a un’altra dimensione.

Usa il computer solo per finalizzare il progetto; le sue opere sono frutto di un lavoro certosino che nasce dalla matita sulla carta, con quella tecnica rapida e diretta che da sempre ha lasciato piena libertà d’espressione a generazioni di creativi delle arti visive. La combinazione di stupore e precisione maniacale con cui l’artista lavora in due dimensioni viene magicamente – benche’ con un impegno di mesi – riprodotto nei dettagli della sua produzione. La facoltà di realizzare in 3D cio’ che esiste sul foglio e’ straordinaria nei particolari, nei materiali, nelle finiture e nei colori: dalla mano di Bonetti nasce un nuovo paese delle meraviglie. Questa incredibile abilità nel passare dal disegno al laboratorio e’ singolare allorche’ sorprendente, e lo e’ altrettanto la capacità di rendere gli oggetti della fantasia gli stessi oggetti che vivranno poi fisicamente nello spazio. Realizzate con la stessa cura di un gioiello al cesello, le opere di Mattia Bonetti sono in equilibrio tra sogno e realtà, si ha quasi il timore di toccarle per paura che possano scomparire in una nuvola di fumo. Vorace di tutti i materiali, il designer li utilizza tutti, dalle diverse qualità di metallo alle tante essenze del legno, dalle plastiche alle resine, in una costante e bizzarra commistione tra artigianato antico e tecnologia contemporanea. Svizzero, parigino d’adozione, classe 1952, figlio di antiquari, due grandi occhi che piovono dall’alto. Nasce disegnatore, sperimenta la fotografia, da sempre amante della ricerca e della creazione nelle sue diverse forme, si scopre poi designer, o meglio artista dell’artigianato.

Poeta sovversivo, scultore di pezzi definiti -barbarici’ per l’incontenibile irruenza visiva e per la potenza espressiva, le sue opere sono tanto eclettiche da essere in grado di farci viaggiare attraverso gli stili e oltre gli stili. Nessuna definizione infatti si addice pienamente alla produzione di Bonetti: Neo-barocco e’ senz’altro riduttivo, Realismo Magico decisamente fuori tempo, Post-Moderno lontano dalla sua ipertrofica capacità immaginifica. “Bonetti produce Bonetti” e’ forse l’unico codice possibile per la sua variegata produzione e per la vastità di caratteri che la sua fantasia senza briglie riesce a trascrivere in ogni nuovo progetto. Bonetti si spinge oltre i confini del design e crea mondi immaginari che suggestionano e superano a ogni occasione le nostre aspettative: le sue opere sono distanti da tutto cio’ che abbiamo visto e conosciuto.

Maldisposto a sacrificare la sua fertile fantasia sull’altare del dio mercato, non segue scuole, non omaggia nessuno, prosegue per la sua strada, difende il suo diritto a essere eclettico. Mattia Bonetti e’ designer, artista e soprattutto uomo libero.

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