Roma, un ‘Parco Nomade’ per far rinascere il Corviale

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Un parco di 40 ettari tutto dedicato ad installazioni d’arte e architettura per la rinascita culturale di una delle periferie piu’ difficili della Capitale, con il coinvolgimento di grandi nomi come l’architetto portoghese Joao Nunes e il critico d’arte Achille Bonito Oliva.

E’ questo l’obiettivo del progetto Parco Nomade, che sorgera’ al Corviale e che nasce da un’idea della Fondazione Volume!’per ampliare, dopo 13 anni di attivita’ presso la sede di via San Francesco di Sales a Trastevere, gli spazi nei quali concepire ed allestire le installazioni di artisti e architetti provenienti da tutto il mondo. Come spiegato dallo stesso presidente Francesco Nucci durante la presentazione alla stampa di questo progetto, la scelta e’ ricaduta su un’area di 40 ettari di agro romano, sotto il quartiere di Corviale, presso il Casale Pisano, all’interno della Riserva Naturale della ‘Tenuta dei Massimi’.

Li’ sorgera’ il ‘Parco Nomade’ che ospitera’ varie installazioni d’arte e architettura contemporanee interagenti con il territorio circostante e soprattutto con la natura e l’agricoltura di quella zona. ”Vorremmo centralizzare una periferia -continua Nucci- e per questo abbiamo scelto Corviale, un luogo importante con una propria storia, una memoria e una stabile seconda generazione di abitanti che amano il loro quartiere e intendono valorizzarne appieno le potenzialita”’.

Il progetto del parco, ancora in progress, verra’ affidato, spiegano Nucci e l’architetto Nicola Di Battista, membro del comitato scientifico del progetto, all’architetto portoghese Joao Nunes il quale ”terra’ conto del territorio protetto e delle coltivazioni di grano li’ sviluppate e, nel rispetto del luogo originario come dei tempi ciclici e stagionali di coltura, strutturera’ il parco in quattro aree, con quattro percorsi alternativi di fruizione e attraversamento su doghe di legno a mo’ di camminamenti sul grano che si richiuderanno come balle di fieno, in modo da consentire, come in una sorta di galleria a cielo aperto, ma dalla progettazione e strutturazione reversibile, una programmazione sinergica di attivita’ e connubi fra arte, natura e architettura, a totale discrezione e libera scelta degli artisti coinvolti”.

fonte: adnkronos

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