La Gran Bretagna non presterà mai più opere d’arte alla Francia

di Redazione Commenta

Polemiche e scontri fra istituzioni non sembrano essere appannaggio esclusivo del nostro belpaese, anzi all’estero le cose sembrano andare anche. Josephine Oxley,  curatore dei beni artistici inglesi ha infatti sottolineato una decisa riluttanza dei britannici nel prestare opere d’arte alla Francia.

Gli inglesi hanno infatti paura di come vengono trattati i loro gioielli oltre la manica. Josephine Oxley ha inoltre aggiunto che a Parigi i musei sono spesso bersagliati dai ladri. Purtroppo tali dichiarazioni sono confermate da alcuni dati raccolti dall’Interpol, l’organizzazione di polizia internazionale. Secondo il database elaborato dall’importante organo di polizia la Francia e l’Italia sarebbero al primo posto in classifica per quanto riguarda i furti delle opere d’arte. Ma c’è di più, la Oxley ha infatti gettato altra benzina sul fuoco con queste dichiarazioni: “non presteremo le nostre opere più preziose al Louvre perchè non sappiamo in che stato potrebbero restituircele. Abbiamo una lunga lista di opere danneggiate dalle istituzioni museali francesi ed alcune volte le stesse sono solite metterle su qualche scaffale per poi dimenticarsele”.

Certo si tratta di parole forti ma bisogna ammettere che la lista delle opere danneggiate dai francesi è effettivamente molto lunga, nel 1992 alcuni operai danneggiarono il celebre capolavoro Le nozze di Cana del Veronese (conservato al Louvre) mentre erano intenti a spostarlo in un’altra sala, in quell’occasione l’opera se la cavò con “soli” cinque strappi alla tela successivamente restaurata.

Negli ultimi anni un dipinto di Cy Twombly (nel museo d’arte contemporanea di Avignone) dal valore di oltre un milione di sterline è stato macchiato dal rossetto di una donna che volava dargli un bacio mentre l’opera Untitled Wall Relief di Craig Kauffman (al Centre Pompidou) è andata in pezzi, cadendo dalla parete dove era appesa. Sono inoltre spariti 5 dipinti tra cui un Picasso ed un Matisse che si trovavano al Museo di arte moderna di Parigi.

Insomma la vecchia ruggine tra Francia e Gran Bretagna è sempre presente, certo che questi francesi potrebbero stare un poco più attenti.

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