Underbelly Project, la mostra segreta con 103 grandi nomi della street art

di Redazione 1

Roa

In questi giorni di fiere e grandi manifestazioni dedicate all’arte volevamo focalizzare l’attenzione su un grandissimo evento che si sta svolgendo in questi giorni a New York, una mostra senza precedenti che è stata visitata da pochissime persone. Come, direte voi, una mostra importante viene disertata? Già perchè Underbelly Project non è un evento qualunque, si tratta infatti di una mostra collettiva illegale e segreta che è stata organizzata dentro la pancia della grande mela. All’evento hanno partecipato 103 street artists della scena internazionale tra cui  svettano i nomi di Ron English , Swoon, Gaia, Faile, Jeff Soto, Dan Witz e Revok.

Ma le stars presenti all’evento sono talmente tante da trasformare Underbelly Project in una mostra totale, un vero e proprio elogio alla street art. L’idea è stata concepita nel 2009 dagli street artists Workhorse e PAC, i quali si sono appropriati di una stazione della metropolitana abbandonata da diversi anni. I due hanno successivamente chiamato a raccolta tutti gli artisti che potevano, contattando anche Banksy che però ha rifiutato poichè già impegnato in un altro progetto.

Gaia (sin.), Stomie (dest.)

Per ogni artista è stato messo a disposizione un grande muro e durante i 18 mesi di lavoro il grezzo e cavernoso ambiente è diventato un incredibile museo dedicato alla street art.  Workhorse ha inoltre rilasciato delle dichiarazioni che rappresentano il manifesta della nuova street art:” All’inizio la street art era un’arte che veniva creata per urgenza, un qualcosa che non poteva essere esposto da nessun’altra parte. A nessuno importava delle gallerie d’arte, era qualcosa che facevi per te stesso. Ma negli ultimi tempi l’arte metropolitana è diventata ridicola.

Revok Creaze

Gli artisti si inventano dei pupazzetti simpatici e cominciano ad invadere le mura cittadine per alcuni mesi. In seguito qualche galleria se ne accorge e gli offre una mostra personale. Oggi c’è un grande interesse per la street art, i pezzi di Banksy all’inizio valevano 600 dollari, oggi le quotazioni sono vertiginose. Tutte str****te. Noi vogliamo tornare alle radici della street art!”.

Faile

E dobbiamo dire che gli artisti in mostra hanno colto in pieno lo spirito di quest’arte. Alla mostra non vedrete una folla di visitatori che bevono vino e mangiano noccioline, non vedrete ragazze vestite di tutto punto con i tacchi a spillo. Ciò che vi troverete davanti, se riuscirete a trovare l’evento, è una serie di cunicoli inospitali e desolati che rappresentano il nuovo tempio di un’arte clandestina.

Photo Copyright: Luna Park

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