Shepard Fairey scende a patti con l’Associated Press

di Redazione Commenta

Se non riesci a batterli, fatteli amici. Mai motto proverbiale fu più azzeccato di questo per la vicenda AP contro Shepard Fairey. Se ben ricorderete da quasi due anni il celebre street artist americano è in causa con la Associated Press per quanto riguarda l’iconico poster Obama Hope (2008). Dopo aver praticamente sostenuto la campagna presidenziale di Obama, rappresentandone l’immagine-simbolo, il celebre poster ha dovuto fare i conti con la legge sul diritto d’autore.

Mannie Garcia è infatti l’autore del celebre scatto che in seguito è stato manipolato digitalmente da Fairey divenendo una delle immagini più conosciute del presidente americano. Ebbene dopo aver in principio negato ogni tentativo di “scopiazzatura” e dopo aver maldestramente tentato di nascondere le prove del misfatto, lo street artist si è dovuto arrendere all’evidenza ed ha quindi iniziato un lungo patteggiamento con la AP, nella speranza di evitare un vero e proprio salasso milionario. In questi giorni è arrivata la tanto sospirata intesa ed è stata diramata da vari magazine la notizia di un patto di non belligeranza siglato da entrambe le parti. Secondo l’accordo Fairey collaborerà con l’AP che avrà quindi la possibilità di vendere poster ed altro merchandising raffigurante l’immagine di Obama Hope incassando parte dei profitti. “Fairey avrà inoltre accesso all’archivio immagini della AP per produrre nuove opere” hanno dichiarato i vertici della compagnia. “Non avevo prodotto quell’opera per fini lucrativi ma per intenti politico-artistici, ovviamente durante la campagna presidenziale il tutto ha riscosso un notevole successo e si trasformato in una grande fonte di guadagno. Io di solito con molti fotografi nel mio lavoro e non vedo l’ora di collaborare con i professionisti dell’AP” ha dichiarato Fairey ed ovviamente più che una collaborazione a noi sembra un aut aut.

Comunque sia staremo a vedere quale parabola assumerà la carriera di uno street artist che a conti fatti non ha mai affrontato in pieno la realtà urbana alla stregua dei suoi più agguerriti colleghi. Fairey è forse l’emblema di una street art che esiste solo all’interno delle gallerie.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>