Carsten Nicolai – Unitxt Mirrored

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La Galleria Lorcan O’Neill di Roma inaugura oggi Unitxt Mirrored, un’installazione audio-visiva specialmente creata da Carsten Nicolai per lo spazio di via della Lungara. Si tratta del primo progetto che l’artista tedesco ha sviluppato in collaborazione con la Galleria Lorcan O’Neill Roma. L’installazione occupa l’intero spazio espositivo ed è pensata per essere vista dall’esterno. Parte sonora e parte visiva possono essere fruite solo ponendosi di fronte alla vetrina che come una scatola magica dischiude la scena per lo spettatore attraverso un punto di vista definito.

Il progetto riprende il linguaggio audio-video codificato in UniTxt, lavoro discografico che Carsten Nicolai, sotto lo pseudonimo di Alva Noto, ha prodotto per l’etichetta raster-noton nel 2008. Il titolo Unitxt può essere letto come “unit extended” e si riferisce a un’unità di una griglia ritmica, oppure simultaneamente potrebbe significare “universal text”, e cioè riferisi a un linguaggio universale, come per esempio la matematica (le unità, le costanti, le misure), che viene rappresentato con la parola o con i codici nel suono stesso. L’aspetto visivo consiste nella proiezione di linee orizzontali colorate sempre in movimento e occupa tutta la parete dello spazio; esso è basato sulla manipolazione e modulazione di pattern generati da hardware e software da parte del segnale sonoro.

La proiezione dunque risponde e viene codificata dal suono. Ne consegue un’immagine che cambia costantemente senza nessuna ricorrenza. Una dimensione ulteriore è impressa all’opera tramite l’uso di specchi collocati lungo le pareti laterali dello spazio, attraverso i quali la proiezione viene replicata ed “estesa” all’infinito oltre le pareti fisiche dello spazio (“mirrored” nel titolo). Il suono, prodotto cronologicamente per primo, viene tradotto nella proiezione luminosa, e entrambi – proiezione luminosa e suono – sono essenziali al lavoro in egual misura. L’opera, la cui natura è composita, musicale e visiva, rispecchia la doppia identità dell’artista.

All’artista tedesco interessa sperimentare con il caso e il suo ruolo nel determinare i processi biologici o i processi creativi, in una ricerca costante dei principi costruttivi in grado di produrre figure o forme – che a loro volta hanno un significato solo nel momento in cui esistono e si manifestano. La scienza è una delle fonti d’ispirazione primarie per il suo lavoro; Nicolai lavora con modelli simili a quelli dello scienziato, che per lui rappresentano griglie interpretative che ci aiutano a capire meglio in che tipo di mondo siamo situati. L’arte tuttavia si distingue dalla scienza perchè non abbiamo la possibilità di produrre una prova del risultato e la sperimentazione è una ricerca costante verso la costruzione di un modello esplicativo che necessita di essere provato, ma forse non lo sarà mai.

Il valore del processo creativo consiste per lui nell’attivare un procedimento che inventa o scopre connessioni e relazioni. Per Carsten Nicolai l’arte è un modo complesso di pensare e di esprimersi, il modo più elaborato di manifestare la vita; senza entrare in contraddizione con il fatto che il suo lavoro in ultimo si basa su principi semplici ed essenziali, ma aperti alle aree filosofiche, scientifiche e storiche.

Oltre all’installazione, in galleria sarà esposto un ciclo di lavori su carta realizzati appositamente in relazione al progetto “Unitxt Mirrored”. Si tratta di stampe realizzate in esemplare unico che catturano un momento dell’installazione, congelando un istante irripetibile della proiezione di linee orizzontali colorate determinate dalla codifica del sonoro dell’installazione.

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