Giovedì Difesa: Tropa de elite

di Redazione Commenta

Spezzerei dunque la cosidetta lancia, una volta tanto, a favore della pirateria, e con un esempio pratico. Proprio dove l’incompetenza dei produttori si ostina a non mostrare buoni lavori o, come in questo caso, si mostra indecisa, accade che una buona azione di pirataggio illegale diventa utile al lancio e funzionale al passaparola.

Il successo di Tropa de Elite – Gli squadroni della morte è infatti legato alla diffusione illegale. Mentre si decideva se farlo o no uscire nei cinema il film ha letteralmente spopolato illegalmente nella rete. Uno dei protagonisti del film, l’attore Caio Junqueira, ha dichiarato con imbarazzo che è stato proprio per merito della pirateria che il film è arrivato fino alla TV e al suo pubblico.

Accadde infatti che il film, uscito illegalmente su internet, sia stato scaricato, secondo una ricerca dell’Istituto Brasiliano di Opinione e Ricerca Ibope, da più di 11 milioni di brasiliani. Questo evento a quanto pare, non solo non ha interferito con il suo successo al botteghino, ma pare averlo addirittura provocato. A causa del rumore creatosi il film ha ottenuto infatti una enorme pubblicità gratis. Benché la distribuzione inzialmente fosse ristretta ai soli stati di Rio de Janeiro e San Paolo, il film era già dalle primissime settimane il più visto nei cinema.

Entrando nello specifico si tratta di un film brasiliano del 2007, diretto da José Padilha, che racconta la storia di alcuni membri del BOPE, un battaglione speciale della Polizia militare dello stato di Rio de Janeiro

L’adrenalina e la trama assolutamente senza respiro si mescolano alla denuncia e all’analisi sociologica senza soluzione di continuità. Polizia corrotta, spietati corpi speciali, spacciatori, delinquenti, studenti, riccastri, tutti vengono analizzati e colpiti. Giusto o sbagliato che sia, il film non risparmia niente e nessuno. Ne viene fuori un dipinto quasi da jungla, che costituisce la realtà in cui si muovono i protagonisti e a cui essi stessi sotto-stanno, immersi delle logiche di sistema, o talvolta, mi si passi il folle termine (parlando sopratutto del BOPE), sovra-stan(n)o.

Il film ha vinto l’Orso d’Oro per il miglior film al Festival di Berlino 2008

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