Roma: “ci sono spazi per l’arte, basta farne richiesta”. Sarà vero?

di Redazione Commenta

L’ultimo appuntamento del progetto Reload Roma alle ex officine automobilistiche di viale Arcangelo Ghisleri lo scorso 10 marzo 2011, ha avuto per me un’importanza fondamentale che potrebbe dar vita a dei risvolti interessanti sul fronte arte emergente. Chi scrive ha infatti presentato alle istituzioni, in tempi non sospetti, varie richieste per la concessione di spazi temporaneamente vuoti per sviluppare eventi di arte emergente in tutto il territorio romano. Il più delle volte quei progetti e quelle richieste sono cadute nel vuoto e nell’indifferenza generale.

A Reload è stata quindi presentata una tavola rotonda sulle potenzialità culturali, economiche e di ricaduta sul territorio di una pratica come l’utilizzo a fini culturali di spazi temporaneamente vuoti. Sono intervenuti, fra gli altri, il direttore del MACRO Luca Massimo Barbero,  il direttore del MAXXI Anna Mattirolo, l’assessore della Provincia di Roma Cecilia D’Elia e l’assessore di Roma Capitale Dino Gasperini. Nel corso della tavola rotonda sono state illustrate molte belle cose con un florilegio di propositi e possibilità che mi ha fatto ben sperare per il futuro.  Roma si è quindi detta aperta ai giovani artisti ed ai giovani curatori. Inoltre la  concessione di spazi per l’arte non è così difficile: comune e provincia sono pronti al dialogo ed alla proposta di progetti.  Insomma, quello che sembrava impossibile è invece alla portata di tutti, a patto che proposte e progetti siano veramente interessanti.

Per quanto mi riguarda, dopo queste invitanti affermazioni, ho deciso di raccogliere progetti ed altre idee ed andar a bussare alle porte di comune e provincia per richiedere questi spazi liberi e pronti per eventi culturali. Ovviamente invito gli altri addetti ai lavori che stanno leggendo questo articolo a fare la stessa cosa. Vi terrò informati sugli sviluppi della situazione con una nuova comunicazione non appena avrò terminato il giro di proposte. Per adesso sono fiduciosa ma le buone proposte vanno confermate dai fatti.

Micol Di Veroli

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