Il Guggenheim diventa il Titanic fra le mani di Dominique Gonzalez-Foerster

di Redazione Commenta

Dominique Gonzalez-Foerster non è certo nuova ad installazioni luminose e sonore che puntualmente riescono ad amplificare le emozioni degli spettatori. Questa volta però l’artista francese ha superato se stessa, trascinando il pubblico nelle tumultuose e gelide acque dell’Oceano Atlantico, vale a dire le stesse che nella notte tra il 14 e il 15 aprile 1912 inghiottirono l’RMS Titanic, dopo una devastante collisione con un iceberg che costò la vita a più di 1.500 persone.

Per il 99esimo anniversario dell’infausta vicenda, Dominique Gonzalez-Foerster ha quindi  scelto il Guggenheim Museum di New York che lo scorso 14 aprile è stato teatro della sbalorditiva performance intitolata T.1912.

Durante la performance, il pubblico ha potuto rivivere alcuni momenti salienti della tragedia del Titanic, assistendo allo spettacolo dalle scalinate della celebre “rotunda”. Il piano terra è stato occupato dalla Wordless Music Orchestra, ensemble composta da trenta elementi che hanno eseguito The Sinking of the Titanic, opera del compositore britannico Gavin Bryars concepita come un vero e proprio “pezzo” di arte concettuale. La Worldess Orchestra ha di fatto tentato di ricalcare le sorti dell’orchestra del Titanic che notoriamente continuò a suonare durante la sciagura.

Attorno all’orchestra sono stati posizionati dei grandi drappi coperti dalla luce che hanno assunto così l’aspetto di un mare coperto da blocchi di ghiaccio. Il pubblico è stato posizionato attorno ai gironi delle scalinate in modo da formare le varie classi di passeggeri ed al soffitto è stata appesa una grande scialuppa di salvattagio. La performance è cominciata con l‘imbarco e la successiva cena per i passeggeri di prima classe a base di agnello e ostriche. Fortuna che alla fine di questo viaggio sensoriale, architettato dalla sempreverde Dominique Gonzalez-Foerster, nessuno si è fatto male e tutti i “passeggeri” del Guggenheim sono tornati a casa soddisfatti e con la pancia piena ma sopratutto felici di aver assistito ad una performance unica nel suo genere.

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