Se You Tube uccide la performance

di Redazione Commenta

Video Killed the Radio Star era un celebre pezzo dei Buggles del lontano 1979 che narrava la capitolazione di una stella della radio, uccisa dall’avvento dei video musicali e quindi dalla fruizione della musica unicamente tramite il tubo catodico. Le cose non sono andate proprio così, visto che tutte le emittenti di video musicali hanno subito un tremendo calo di ascolti dopo l’avvento di internet e Youtube, mentre le radio sono ancora lì, vive e vegete.

Oggi però la preoccupazione è un’altra, come ci ha fatto giustamente notare il New York Times: Video Killed Performance Star. In parole povere Youtube, Facebook, Flickr e tutte le altre piattaforme web dove e possibile fruire immagini ferme o in movimento, hanno generato una nuova forma di soggettività: quella di trovarsi in una continua situazione di performance individuale. Il Times ha inoltre aggiunto che la performance di Zefrey Throwell, a cui hanno partecipato numerosi performers coinvolti in uno strip tease a Wall Street proprio davanti la sede della Borsa, non ha generato molto clamore o shock nel pubblico. Questo perché l’audience è oramai “anestetizzata” da quanto osserva tutti i giorni sul web. Anche se in larga misura queste affermazioni del New York Times sono vere, è altrettanto vero che You Tube e compagnia cantante non possono e non potranno mai nuocere all’espressione artistica performativa. Se si prende ad esempio la performance di Marina Abramovic The Artist is Present, effettuata al MoMa nel 2010, è facile intuire che le immagini ed i video dell’azione, presenti sulle varie piattaforme web come Youtube, Flickr e Tumblr, non hanno fatto altro che aumentare la curiosità attorno all’intera mostra.

Il pubblico ha fruito le immagini ma si è comunque recato in massa al museo per ammirare dal vivo la grande artista all’opera ed in questo caso i social network hanno fatto solamente dell’ottima pubblicità. Insomma per adesso il pericolo è molto lontano e ricordate che con l’evolversi delle tecnologie anche l’arte si evolve.

 

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