Scoperto un giro di opere false a New York

di Redazione Commenta

In questi ultimi giorni il patinato mondo dell’arte contemporanea è scosso da una notizia che è rimbalzata su tutte le prime pagine dei quotidiani, primo fra tutti il New York Times. Si tratta di un giro di frodi (se ne contano almento 16) a cui ha partecipato la creme della creme dei dealers della scean. Nello specifico il dealer Glafira Rosales avvrebbe rifornito alcuni suoi colleghi tra cui Ann Freedman presidente della galleria newyorchese Knoedler & Company ed il gallerista newyorchese Julian Weissman con opere di dubbia provenienza.

Le vittime coinvolte nella truffa potrebbero essere molte e sopratutto ignare, visto che persino il New York Times ha azzardato quest’ipotesi: “Chi è coinvolto in questo caso ha dichiarato che i collezionisti ed i dealers che hanno acquistato le opere incriminate potrebbero non avere nessun dubbio sulla chiara autenticità dei loro acquisti”. Nel mentre Knoedler & Company ha già chiuso i battenti, segno evidente che qualcosina di losco nell’aria deve pur esserci. Nello specifico, dal 30 novembre scorso esiste una denuncia alla federal court di Manhattan ai danni di Knoedler & Company che secondo fonti certe avrebbe venduto al collezionista Pierre Lagrange un falso dipinto di Jackson Pollock per la considerevole cifra di 17 milioni di dollari. Per tutta risposta Knoedler avrebbe dichiarato di aver acquistato il dipinto da Glafira Rosales, assieme ad un’opera di Motherwell.

Parte dello scandalo è stato scoperto anche grazie alla Dedalus Foundation, organizzazione fondata da Motherwell. La Dedalus da par suo avrebbe infatti scoperto alcuni falsi del grande artista in “casa” Knoedler. Il problema adesso riguarda il reale coinvolgimento Knoedler & Co ma appare assurdo che la stimata galleria non avesse chiara la provenienza dei dipinti. In seconda ipotesi, nessuno sa se realmente le opere falsificate siano 16 o molte di più. La posizione di Glafira Rosales è inoltre assai limacciosa e tutti si chiedono dove abbia preso quei falsi. Gli interrogativi sono ancora aperti e noi vi terremo informati sugli sviluppi del caso.

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