Il peggio del 2011 – parte prima

di Redazione Commenta

Eccoci giunti come di consueto al nostro diario di bordo del peggio dell’arte contemporanea di questo 2011. Noi come al solito ci auguriamo di non dover assistere più a questi infausti episodi ma del resto il mondo (dell’arte) è bello perché e vario. Largo quindi alla nostra hit list che verrà pubblicata in due puntate:

1 Padiglione Italia alla Biennale di Venezia – Il Vittorione Nazionale© si è impegnato duramente per screditare il buon nome del nostro sistema agli occhi del mondo. Basta guardare la lista dei partecipanti alle prossime manifestazioni internazionali (Whitney Biennial e Triennale del New Museum in testa) per rendersi conto che ormai gli italiani sono divenuti una specie in estinzione. Per il 2012 L’oracolo consiglia di cambiar nome al Padiglione Italia, magari in Padiglione U.S.A. o quanto altro. Almeno sarà un’altra nazione ad esser derisa.

2 Le disavventure di Ai Weiwei e quelle dei Voina – il governo cinese non ha di certo fatto una gran bella figura imprigionando e seviziando il coraggioso Ai e di rimando anche quello russo non ha voluto esser da meno, offrendo tante belle barbarie ai due componenti dei Voina. Per il 2012 L’oracolo consiglia prudenza a chi decide di intraprendere la carriera artistica, almeno trovatevi un buon avvocato.  

3 The Diprè Museum in New York City – Ovviamente ogni commento sarebbe puramente superfluo. Comunque sia il critico d’arte più famoso del mondo (così recita il suo website) ha lanciato il suo museo nella grande mela. Peccato che nessuno sa dove sia ubicato, sul sito ed in tv inoltre Diprè diffonde solo immagini della statua della libertà. Che sia quella la sede del famigerato museo? Per il 2012 L’oracolo consiglia una mappa di New York.

4 Le disavventure di Blu per mano del MOCA di Los Angeles – Un nostro artista riesce ad esporre negli States e questi americani che ti combinano? Facile, gli censurano il murale! È quello che è capitato al nostro Blu, colpevole di aver realizzato un’opera troppo in contrasto con le politiche militari del governo. Per il 2012 L’oracolo consiglia ai direttori dei musei bacchettoni di chiamare solo artisti senza il “bollino Blu”.

5 I 150 anni dell’unità d’Italia – Doveva essere una gioiosa ricorrenza ed invece si è tramutata in una vera e propria carneficina per il povero mondo della cultura. Tra tagli ed altre infamie, sono spuntate mostre ovunque e tutte di livello più che discutibile. Il tricolore ha infelicemente monopolizzato la gamma cromatica di tele, sculture e quanto altro. Le istituzioni sono rimaste contente, noi un poco meno. Per il 2012 L’oracolo consiglia una Union Jack.

 

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