Le donne dell’arte contemporanea del 2011

di Redazione Commenta

China Chow

Le sfide tra i sessi sono roba del passato ed anzi, a rinverdir tali confronti c’è anche il rischio di offendere qualcuno. Permetteteci però di stilare una piccola lista delle donne dell’arte del 2011, personalità internazionali che in un modo o nell’altro hanno caratterizzato la passata stagione artistica all’insegna del girl power. Va infatti citato l’ottimo lavoro svolto da Paola Antonelli curatrice del dipartimento Architettura e Design del MOMA, un’ italiana (nata a Sassari nel 1963) che da 14 anni vive negli Stati Uniti. Quest’anno Paola Antonelli ha lanciato una mostra epica intitolata Talk To Me, (uno sguardo al futuro della comunicazione, del design e della tecnologia) ed ha convinto il MOMA ad acquistare un Boing 747, più di così non si può.

A seguire come non inserire nella lista anche Cecilia Alemani, ex curatrice dello spazio sperimentale X Iniziative di New York e curatrice della passata edizione della sezione giovani gallerie di Frieze. Menzione speciale anche per Anita Zabludowicz, storica collezionista che ha lanciato quest’anno una nuova fondazione dedicata ai talenti emergenti e lo ha fatto con una mostra organizzata sul tetto di un grattacielo di Times Square a New York.

Dasha Zhukova

Nomination anche per China Chow, attrice, modella ed artista nonché giudice del reality televisivo sull’arte Work Of Art che ha dichiarato di voler selezionare gli artisti dello show per la loro visionarietà formale e concettuale, praticamente quello che dovrebbero fare tutti i curatori del mondo. Impossibile non citare anche la bella Dasha Zhukova, first lady dell’arte russa e patron del Garage Center for Contemporary Art che quest’anno ha promosso anche il sito di e-commerce dell’arte Art.sy.

Anita Zabludowicz

Nomination anche per Marina Abramovic, onnipresente anche nel 2011 con il Gala del MOCA e con le copertine di ELLE e Pop magazine. Chiudiamo citando Bice Curiger con la sua mostra centrale alla Biennale di Venezia e l’immancabile Lady Gaga, un prezzemolino quando si parla di arte contemporanea.

Marina Abramovic

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