Ormai solo le dimensioni contano

di Redazione Commenta

Siete artisti minimal? Amate le piccole sculturine o gli interventi appena percettibili all’interno dello spazio?  Beh, prendete in considerazione l’idea di cambiare metodo operativo. Già perché il trend del momento è tutto basato sulle dimensioni. Un numero sempre più folto di protagonisti del contemporaneo ha deciso di orientarsi sulla scultura e sull’installazione di grandi dimensioni, in modo e maniera da catalizzare subito l’attenzione dello spettatore, lasciando al contempo una duratura immagine della propria opera nella mente dei critici e degli addetti al settore.

 Ecco quindi che, come all’interno di una tragicomica sindrome da spogliatoio, gli artisti fanno gara a chi ce l’ha più lungo, tentando di surclassare ogni record mondiale. Proprio in questi giorni Adrian Villar Rojas ha piazzato la sua mastodontica scultura A Person Loved Me (2012) al New Museum per l’attuale edizione della pluriblasonata Triennial. Come già visto in occasione della Biennale di Venezia, Villar Rojas ha realizzato una delle sue strutture in bilico tra fantascienza, robotica e cultura manga, totalizzando l’intero spazio sino al soffitto. L’artista Turco Serkan Ozkaya ha invece scelto di copiare nientemeno che Michelangelo, realizzando un David tutto d’oro ed alto la bellezza di 9 metri. Questo autentico capolavoro del kitsch intitolato David (Inspired by Michelangelo) passerà dalle parti dell’Armory Show di New York per poi trasferirsi nella sua definitiva destinazione, vale a dire nel 21c Museum di Louisville nel Kentucky.

Ed il bello è che questo insolito David era stato creato per la Istanbul Biennial del 2005 ma inspiegabilmente collassò a terra proprio a sei giorni dall’inaugurazione dell’evento, un segno del destino forse. Che dire poi del gigantesco ragazzo sul cavallo a dondolo installato da Elmgreen & Dragset sul Fourth Plinth di Trafalgar Square a Londra, proprio alla vigilia delle tanto attese olimpiadi di London 2012. Insomma le dimensioni contano, ed anche parecchio. Peccato che non tutti gli artisti sono in grado di permettersele. Ecco quindi che l’opera d’arte si trasforma in progetto, un’idea che viene messa in stand by, in attesa dei fondi utili per realizzarla. Sperando sempre che i progetti non rimangano in eterno dentro al cassetto.  

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