Giovedì difesa: Chronicle

di Redazione Commenta

Non esattamente e non completamente un mockumentary basato sul found footage, poichè la presunta cassetta trovata, presa dalla telecamera del protagonista, non giustifica tutte le scene. Inserti di visioni riprese dalla telecamera di un secondo personaggio e da telecamere di sorveglianza trasformano la scena in una scena ricostruita a posteriori, oppure in un’ipotetica scena in diretta in cui noi siamo in tutte le telecamere presenti.

Un’idea di divinità scrutante, interpretata dallo spettatore, che mi era sembrata dare i suoi massimi risultati forse nell’horror Paranormal activity 2, e che qui, data la rarità straniante dei cambi di sequenza si trasforma in momenti intensivi.

Quasi sempre infatti il punto di vista è quello della telecamera del protagonista: i cambi di punto di vista diventano come un accento, una sottolineatura

Interessante inoltre la psicologia dei personaggi: ragazzi di Seattle che in seguito ad un incontro con un non ben delineato materiale forse extra-terrestre acquisiscono dei poteri. Tra la fantascienza e il thriller psicotico il film mette l’accento sulla loro personalità che cambia, l’identificazione empatica che avevamo si sovverte. Il protagonista degenera, senza peraltro che noi si smetta di capirlo, di capirne i motivi; e il cugino presuntuoso e sbruffone… ebbene egli stesso comprende, lo comprende e inizia a lavorare generosamente per il bene di tutti.

Il film è opera di figli d’arte al 100 per cento, cosa che da noi di solito darebbe quasi garanzia di bassa qualità. Il regista Josh Trank figlio del documentarista e produttore Richard Trank è ideatore del tutto assieme a Max Landis…  esattamente si, il figlio di John Landis, uno che di Twilight zone e di fantascienza dai toni oscuri ci capiva eccome (e ci capisce ancora, si vedano i suoi episodi in Master of horror).

La pellicola è una co-produzione Stati Uniti e Regno Unito e in Italia verrà distribuito in data 9 maggio 2012, ma non giurerei che lo vedremo davvero.

Per promuovere il film la 20th Century Fox ha messo in scena una campagna virale, facendo volare per i cieli di New York aerei telecomandati dalla forma umana, simili, da lontano ai protagonisti del film.

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