Luca Bertolo alla Nomas Foundation di Roma

di Redazione Commenta

Giovedì 3 maggio, Nomas Foundation presenta l’ultimo capitolo di A painting cycle. A chiudere il ciclo degli incontri dedicati alla pittura contemporanea è l’artista Luca Bertolo. Nei suoi lavori – disegni, dipinti, collage – l’artista mette in atto una sofisticata riflessione sui modi della rappresentazione. La sua indagine pittorica da una parte segue un approccio concettuale, dall’altra rivela una marcata attenzione verso i materiali e la dimensione figurativa, in cui assume un ruolo primario il linguaggio, analizzato nella sua trasformazione – deframmentazione e ricomposizione – attraverso lo strumento pittura.

Luca Bertolo sarà in conversazione con Pier Luigi Tazzi, critico d’arte e curatore di numerose mostre in Italia e all’estero. E’ stato docente alla Facoltà di Architettura dell’Università di Firenze e Lecturer e Tutor in istituti di educazione artistica in Europa e in Asia. Attualmente è presidente della Fondazione Lanfranco Baldi, Pelago, curatore permanente del progetto Spread in Prato, e professore all’Accademia di Belle Arti di Firenze.

Nomas Foundation, dopo ‘A Performance Cycle’ (2010) e ‘A Film Cycle’ (2011), dedica anche quest’anno una parte della sua programmazione a un ciclo che affronta uno specifico linguaggio dell’arte, declinandolo nelle sue varie sfumature.  ‘A Painting Cycle’ si sofferma sulla pittura, il medium che, più di altri, il pubblico non addetto ai lavori associa all’arte tout court, e che sempre più nel mondo del contemporaneo si sta riappropriando di spazio, attenzione, confronto. Cosa significa lavorare con la pittura oggi? Come si è modificata – se lo ha fatto – confrontandosi con i differenti media che nel secolo scorso gli artisti hanno adottato? E’ possibile parlare di stile, tecnica o utilizzare il termine rappresentazione? Quale è la consapevolezza con la quale si affronta il linguaggio pittorico oggi?

Questi e molti altri sono i temi che il ciclo intende indagare, riconsiderando il campo delle arti visive nella sua complessità odierna e coinvolgendo il pubblico in una discussione dialettica piuttosto che offrendo una soluzione univoca. Ogni due settimane a partire dall’8 marzo, Nomas Foundation si trasforma di capitolo in capitolo in una quadreria sempre diversa che accoglie conversazioni, incontri, workshop e una biblioteca tematica aperta al pubblico.

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