Fabrizio Plessi nella Valle dei Templi di Agrigento

di Redazione Commenta

Sabato 19 maggio 2012 alle ore 19.00, Si  apre la mostra di Fabrizio Plessi MONUMENTA. L’esposizione si svolge all’interno del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento. Dopo le esposizioni “Arte Contemporanea per il Tempio di Zeus” e “Igor Mitoraj lo spazio degli dei”, realizzate rispettivamente nel 2010 e 2011, “MONUMENTA” rappresenta un nuovo progetto che coinvolge il più significativo video-artista italiano.

Il lavoro di Fabrizio Plessi, cui la Biennale di Venezia ha dedicato un intero padiglione, con questa importante personale, sposterà l’attenzione su tematiche espressive diverse dall’arte figurativa e scultorea presentate fino ad oggi nella Valle, rendendo il sito archeologico uno straordinario contenitore per l’arte contemporanea, sempre nel rispetto dell’area archeologica. La mostra consta di nove torri rivestite in materiale che sembra pietra tufacea. Plessi nel costruire le sue torri si ispira architettonicamente all’ecatombe, i cui ruderi sono oggi visibili in prossimità del Tempio di Zeus di Agrigento. Era l’altare per i sacrifici agli dèi. Concettualmente Plessi abbraccia la filosofia di Empedocle, il pensatore agrigentino che fu venerato come un profeta. Rifacendosi a Parmenide e Platone, asseriva che il mondo è composto di quattro elementi fondamentali: fuoco, acqua, terra, aria.

Questi elementi compongono oggi l’essenziale del pensiero di Plessi sul rapporto tra l’uomo e la natura, incentrato sul rispetto per l’ambiente. «E una volta che la nostra mente si è dilatata ad idee più vaste, non tornerà più nel suo formato originario». Fabrizio Plessi sintetizza con queste parole la sua idea di arte, un’arte tecnologica, innovativa e al servizio dell’uomo.

La mostra “Monumenta” rappresenta per l’artista una nuova sfida: modellare la sua tecnologica materia artistica sugli esempi degli antichi architetti greci. Le sorprendenti nove corpulente torri, le cui strutture sono state realizzate interamente in Sicilia mischiando capacità artigianali a innovazioni tecnologiche, simuleranno la pienezza materica della pietra dei templi e delle mura della Valle dei Templi di Agrigento, ricordando nove grandi obelischi che si confondono nell’arcaico paesaggio.

 Installazioni che al loro interno sviluppano, mediante l’utilizzo di tecnologie ultra moderne, i temi più cari della tematica “plessiana” ed empedocliana: acqua, fuoco, aria, gli elementi ambientali si piegano alla riflessione dell’artista sul mondo. L’artista ancora: «Il mio lavoro è quello di abbattere le barriere tra scienza e arte e di operare attraversamenti in diagonale, vere e proprie globalizzazioni che renderanno più umano l’inespressivo volto della macchina. Per cui l’arte, con le sue inesauribili capacità terapeutiche, grazie proprio alla sua sofisticata possibilità tecnologica di vettore d’informazione, verrà ad essere un fondamento basilare per lo spirito dell’uomo nell’arido paesaggio contemporaneo… Il lavoro dell’artista rimane quello di far arrivare nella nostra retina e nel nostro cervello dei flash al magnesio che andranno ad illuminare zone buie e segrete della nostra percezione. E una volta che la nostra mente si è dilatata ad idee più vaste, non tornerà più nel suo formato originario». Un percorso catartico, purificatore e purificante poiché è l’acqua, secondo Plessi, l’elemento che più di ogni altro traghetta l’uomo dal piano del finito a quello dell’infinito. Le video installazioni saranno alimentate con energia solare, facendo delle torri la prima opera d’arte che usa energia pulita per comunicare il proprio messaggio.

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