No Need for Real? alla Triennale di Milano

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La mostra(dal 2/9/2012 al 16/9/2012) apre la discussione sul bisogno del reale e il suo rapporto con la realtà virtuale nelle “media art”, nell’ambito delle nuove arti digitali. Attraverso un approccio multidisciplinare, la mostra presenta le opere che uniscono l’arte alle nuove tecnologie, alla storia, alla scienza e all’ingegneria. L’obiettivo principale della mostra è usare diverse tecnologie della società dell’informazione per rappresentare l’opera d’arte e mostrare un nuovo approccio artistico orientato alla ricerca applicata. Le opere presentate sono premonitrici dello sviluppo tecnologico nel settore della visualizzazione e interazione 3D attraverso dispositivi mobili.

Nell’occasione della 18-esima Conferenza Internazionale su “Virtual Systems and Multimedia” (VSMM2012), la mostra No Need for Real? pone la domanda: che cosa viene dopo in termini di rapporto tra reale e virtuale? Le opere sono esposte nello spazio fisico della Triennale di Milano attraverso le tecniche della realtà aumentata. La realtà aumentata permette di sovrapporre oggetti virtuali e multimediali all’ambiente circostante attraverso un dispositivo mobile quale uno smartphone, oppure con l’uso di un computer portatile dotato di webcam (I-Pad, laptop, ecc.).

Le forme di presentazione e l’interazione tra l’opera e lo spettatore aprono nuove opportunità per gli artisti che realizzano le loro idee a prescindere dalla loro scala o collocazione geografica. La mostra è curata da Arthur Clay (CHE / USA), rinomato curatore internazionale, artista e direttore del Digital Art Weeks International.

In mostra, tra gli altri, Will Pappenheimer, John Craig Freeman, Tamiko Thiel and the International Arts Group Curious Minds.

La Triennale di Milano è stata fondata a Monza nel 1923 in occasione della I Biennale delle arti decorative dell’ISIA ad opera di Guido Marangoni. È stata trasferita a Milano nel 1933, anno della costruzione del Palazzo dell’Arte di Giovanni Muzio, realizzato grazie al lascito testamentario dell’industriale tessile Antonio Bernocchi. La Triennale si pone come obiettivo, sin dalla sua nascita, lo stimolo dell’interazione tra industria, mondo produttivo e le arti applicate. In questa ottica, negli anni, la Triennale ha assunto un ruolo di amplificatore mediatico per l’innovativo ambiente italiano, catalizzando anche il confronto tra le varie correnti che man mano andavano sviluppandosi.

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