Se la Tate nuoce all’ambiente

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Come ben sapete il colosso del petrolio BP è uno dei major sposnsors della Tate Gallery di Londra. Il problema è ce la BP è anche responsabile di uno dei più grandi disastri ecologici della nostra storia, vale a dire la copiosa perdita di petrolio dalla piattaforma Deepwater Horizon del 2010. La sponsorizzazione entrerebbe quindi in conflitto con la carta etica della Tate che prevede il divieto di accettare sponsorizzazioni da enti o figure che siano attualmente implicati in processi legali. Ebbene lo scorso week end 15 Tate Members hanno inviato una lettera al consiglio direttivo, nella lettera è possibile leggere quanto segue: “Paghiamo la nostra sottoscrizione al Tate perché ci sembra giusto supportare un’istituzione che giova al pubblico. In questo momento però, accentando lo sponsor, la Tate sta giocando un ruolo fondamentale per quanto riguarda le controversie sui diritti umani e soprattutto sull’ambiente. La Tate si sta infatti rendendo direttamente responsabile del riscaldamento globale e dei disastri climatici dell’ambiente”. Effettivamente, collaborare con chi contribuisce alla fine del nostro pianeta non è il massimo dell’etica.

 

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