Impossible Project, ben tornata Polaroid

di Redazione Commenta

Alzi la mano chi di voi non ha mai agitato una Polaroid in attesa di veder comparire l’immagine scattata solamente un attimo prima. Le pellicole istantanee Polaroid hanno per anni dato la possibilità a milioni di persone di sviluppare in pochi secondi le loro fotografie rappresentando una valida risposta al moderno digitale e fornendo un valido supporto in svariati ambiti professionali.

Inoltre grazie alla sua versatilità ed ai suoi caratteristici colori la pellicola Polaroid divenne nel corso degli anni un vero e proprio media artistico, basti pensare alle scomposizioni di David Hockney ed ai nudi di Nobuyoshi Araki. Anche Andy Warhol non riusciva a separarsi dalla sua macchina fotografica Polaroid Sx-70 con cui fotografava in modo maniacale qualsiasi cosa. La lista di artisti contemporanei che hanno utilizzato la pellicola brevettata dalla famosa industria inglese è lunghissima, si va da Helmut Newton a Mary Ellen Mark passando da Lucas Samaras, Duane Michals e tanti altri.

Nel corso degli anni l’avvento del digitale ha rimpiazzato le Polaroid che comunque sono rimaste nel cuore di tanti artisti che tuttora le utilizzano. Il problema è che la fabbrica Polaroid ha cessato da qualche tempo la produzione di tale meraviglia e le pellicole diventano giorno dopo giorno sempre più una rarità. Fortunatamente il coraggioso brand Impossible Project ha riportato sul mercato la nostra amata pellicola.

Il geniale gruppetto ha infatti deciso di riprodurre una vecchia formula brevettata dalla Polaroid  e già da quattro anni  gli amanti della celebre  emulsione. Le pellicole prodotte possono essere usate su tutti i modelli più comuni di macchine Polaroid, come le SX-70, le 600 o le Spectra. Tuttavia, nei progetti dell’Impossible,  c’è quelllo di riportare in vita un vecchio macchinario della Polaroid per le pellicole grande formato 8×10 e 20×24.

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