Silvia Giambrone e Liliana Moro indagano il valore delle relazioni

di Redazione Commenta

Paolo Maria Deanesi Gallery di Rovereto inaugura il 23 settembre una mostra con due artiste italiane che appartengono a generazioni diverse e condividono un approccio plastico e concettuale nell’esplicitamento delle loro pratiche artistiche. Silvia Giambrone e Liliana Moro si incontrano per la prima volta in una mostra per la quale hanno lavorato insieme non per produrre opere a quattro mani, ma per scoprire e sviluppare come una nuova relazione tra due artisti può influire sul processo generativo del fare arte.
Hanno trascorso del tempo insieme per conoscersi – la più giovane invitando l’altra in questo progetto – e mettersi in gioco, per (ri)scoprire, con la grazia ed il sospetto che in fondo accomuna tutti, il valore delle relazioni e le dinamiche che ne conseguono. Cappio per due, una delle opere di Silvia Giambrone presenti in mostra, sintetizza la dimensione ambigua degli equilibri esistenti nella messa in scena di una relazione.Resta il fascino che tutti gli altri lavori, seppur frutto del pensiero creativo autonomo di ciascuna artista, racchiudano in sè condizionamenti inconsci frutto delle dinamiche di questa nuova esperienza relazionale; ma in fondo l’arte è sempre (in) relazione.
Silvia Giambrone, nata ad Agrigento nel 1981, si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Roma, dove vive e lavora. Ha esposto in spazi pubblici (MART di Rovereto, CIAC di Genazzano, Careof di Milano, Laznia Contemporary Art Centre di Tricity in Polonia, Biennale di Mosca…) e privati in Italia ed all’estero. Nel 2009 ha vinto il Premio Epson della Fondazione Antonio Ratti.
Liana Moro è nata nel 1961 a Milano, dove vive e lavora. Nel 1989 ha fondato, insieme ad altri artisti, lo Spazio di via Lazzaro Palazzi a Milano, chiuso nel 1993.  Ha esposto in numerose sedi e manifestazioni di grande rilevanza, da Documenta di Kassel (1992) alla Biennale di Venezia (Aperto, 1993), all’Institute for Contemporary Arts di Londra (Made in Italy, 1997). Le opere di Liliana Moro sono presenti nelle più importanti collezioni: Castello di Rivoli, Museo Pecci di Prato, Fonds National pour l’Arte Contemporain di Parigi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>