3.200 canne di bambù al Metropolitan Museum di New York

di Redazione Commenta

Da quando, 12 anni fa, il Metropolitan Museum of Art di New York ha deciso di presentare mostre d’arte sui suoi tetti, centinaia di migliaia di visitatori hanno avuto la possibilità di ammirare meravigliose sculture ed installazioni create da grandi nomi dell’arte contemporanea come Jeff Koons, Ellsworth Kelly, Roy Lichtenstein e Roxy Paine.

Molti degli artisti facenti parte del progetto hanno presentato opere  fuori dal comune come l’artista Cai Guo-Qiang che nel 2006 ha creato Clear Sky Black Cloud una sorta di fuoco d’artificio tinto di nero sparato ogni mezzogiorno dal Roof Garden che disegnava nel cielo una sorta di nuvola oscura. Oggi però, in occasione della 13esima installazione, Gary Tinterow, curatore della sezione di arte moderna e contemporanea del 19esimo secolo del Met, ha deciso di presentare qualcosa di ancor più ambizioso. Dal 27 aprile al 31 ottobre 2010, gli artisti gemelli Mike e Doug Starn creeranno infatti un’installazione site specific a metà tra l’architettura e la performance. L’opera dal titolo Big Bambù sarà appunto costituita da una monumentale struttura in bambù che si alzerà di oltre 15 metri dal tetto del museo come una magnifica cresta d’onda. Nei prossimi mesi i Fratelli Starn ed alcuni esperti rocciatori, lavoreranno fianco a fianco per creare un intricato labirinto di 3.200 canne di bambù tenute assieme da corde di nylon. Tale labirinto sarà interamente percorribile dai visitatori.

In merito al loro progetto gli Starn Brothers hanno dichiarato: “Big Bambù è un costante work in progress che non avrà mai fine. L’opera si evolverà in tre fasi: La prima è la struttura base che sarà completata per il vernissage dell’evento. La seconda è la struttura esterna che si svilupperà ad est che sarà costruita da noi e dai rocciatori raggiungendo l’altezza di 15 metri dal suolo. La terza è la struttura esterna ad ovest che raggiungerà circa 10 metri d’altezza. I visitatori non solo cammineranno sul suolo ma potranno arrampicarsi sui lati dell’opera“. La struttura potrà essere ammirata da gruppi di 15 visitatori per volta. Speriamo che nessuno si faccia male.

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