La Postal Art di Gilbert&George alla Pinacoteca Agnelli

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La Pinacoteca Agnelli di Torino inaugura il 5 novembre la prima mostra mai realizzata sulla Postal Art di Gilbert & George. Curata da Mirta d’Argenzio, la mostra presenta oltre 130 opere di THE URETHRA POSTCARD PICTURES del 2009, oltre ad alcuni primi esemplari della postal art di Gilbert & George risalenti alla fine degli anni ’60.

La postal art è stata, nelle sue varie forme, un elemento integrante nell’arte di Gilbert & George, a cominciare dalle POSTAL SCULPTURES del 1969-70, lo stesso periodo delle prime leggendarie presentazioni delle LIVING SCULPTURES degli artisti, e incluse le POSTCARD SCULPTURES, le POSTCARD PIECES e le TITLED POSTCARD PICTURES, tutte create fra il 1972 e il 1989 fino ad oggi, e il gruppo di 564 opere comprendenti THE URETHRA POSTCARD PICTURES. Le opere postali di Gilbert & George, con i loro titoli ed immagini, spesso comprensivi di una singola parola o linea di testo, hanno espresso meglio di qualunque saggio critico le nuove poetiche degli artisti agli esordi della loro carriera. Gli artisti hanno paragonato la creazione di quest’arte nata a partire da cartoline a quella dello schizzo; per questo la postal art ci offre una magnifica prospettiva concettuale da cui osservare con maggiore profondità l’opera stessa di Gilbert & George.

La nuova mostra presenta un’installazione di THE URETHRA POSTCARD PICTURES formata da una sola POSTAL SCULPTURE, concepita e progettata da Gilbert & George per occupare due interi piani della sede espositiva post-industriale torinese: “Le Postcard Pictures stesse sono il genere di automatismo in cui crediamo. Perché, una volta da noi decisa la forma, un cerchio con un punto nel mezzo, e trovato il soggetto, queste si sono prodotte da sole, così come è avvenuto per l’installazione.” Gilbert & George.

Le URETHRA POSTCARD PICTURES comprendono cartoline, volantini e biglietti di prestazioni sessuali trovati nelle cabine telefoniche di Londra, con combinazioni e titoli creati casualmente per garantire il massimo automatismo. Il criterio compositivo utilizzato assume la forma di un rettangolo di cartoline con una cartolina centrale, quella che è in effetti una versione angolata del segno dell’uretra, il simbolo sessuale usato dal teosofo progressista C.W. Leadbeater (1854 -1934). “L’abbiamo fatto relativamente alla cieca. Abbiamo estratto le cartoline dalle borse senza guardare, rubandole senza sceglierle, e abbiamo creato l’installazione nello stesso modo, completamente automaticamente. Così, qualsiasi cosa accada è straordinaria. Ma avviene accidentalmente.” Gilbert & George

 

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