La Rai taglia Sgarbi, la Curiger può salvare l’Italia dell’arte

di Redazione Commenta

Il grande trambusto generato da Vittorio Sgarbi attorno al Padiglione Italia della prossima Biennale Di Venezia sembra non aver mai fine ed anzi dopo le oramai numerose defezioni degli artisti invitati (anche a loro insaputa), il polverone è talmente fitto che non si riesce a capire poi tanto di quello che veramente vedremo a Venezia. Quello che è certo è che Sgarbi ha già incassato un sonoro “no”da parte del pubblico ma stavolta si tratta di quello televisivo.

Già perché la prima puntata dello show  intitolato “Ci tocca anche Vittorio Sgarbi”, si è tramutata in un lunghissimo e sfiancante monologo-autodifesa che ha letteralmente fatto flop, costringendo i vertici della RAI a sospendere la trasmissione. Che sia questo un segno dell’inizio della fine? Polemiche a parte vorremmo ricordare che oltre alle “meraviglie” che saranno esposte nel Padiglione Italia,  il pubblico internazionale potrà ammirare l’altro volto dell’arte italiana, vale a dire quello vero. Forse in tutto questo bailamme molti hanno dimenticato che una selezione di veri artisti italiani, quelli che lavorano sul serio e producono cose interessanti, in Biennale c’è già e si trova esattamente all’interno delle (a questo punto) salvifiche ILLUMinazioni di Bice Curiger. Gli artisti invitati dalla Curiger sono tanti e tutti ben preparati, vivranno pure in quegli “ospedali” tanto decantati da Sgarbi ma almeno loro sono immuni dal tetano che impera tra i ferri vecchi del Padiglione Italia.

Vorremmo ripetere come un mantra i nomi di questi eroi che salveranno la nostra faccia: Giorgio Andreotta Calò, Meris Angioletti, Elisabetta Benassi, Monica Bonvicini, Gianni Colombo, Luca Francesconi, Luigi Ghirri, Giulia Piscitelli e Marinella Senatore. Tra omaggi alla carriera e scelte coraggiose, Bice Curiger ha senz’altro centrato il bersaglio e se soltanto Vittorio Sgarbi avesse seguito la sua scia, a questo punto non saremmo qui ad attendere con terrore le sorti del Padiglione Italia. Se Sgarbi vuole ucciderci in questo modo è giusto che sappia che venderemo cara la pelle.

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