Quando il disastro vale più del capolavoro

di Redazione Commenta

La restauratrice folle combina un disastro ma stai a vedere che non tutti i mali vengono per nuocere

E’ diventato il tormentone del mese. Stiamo ovviamente parlando dell’improbabile restauro dell’opera Ecce Homo di Elias Garcia Martinez (conservato nella chiesa della città di Borja) ad opera della signora Cecilia Gimenez, ottuagenaria che armata di buone intenzioni ha combinato un bel disastro. Già perché, come ben saprete, la simpatica vecchina ormai ribattezzata Punk Restorer, ha di fatto rovinato l’opera, trasformando il Cristo in una sorta di scimmia pelosa con un restauro fai da te, architettato dopo aver notato l’ormai cronico stato di incuria dell’affresco. L’opera è andata irrimediabilmente persa e la povera Cecilia Gimenez si è trincerata da giorni nella sua abitazione, costretta a letto da una non ben precisata cristi d’ansia generata dalla troppa pressione esercitata dai media nei suoi confronti. Sembrerebbe l’epilogo di una storia drammatica ed invece anche in tutta questa negatività c’è qualcosa di positivo. L’incauto restauro ha infatti attirato frotte di curiosi e la cittadina di Borja, da semplice punto cartografico è divenuta una meta turistica d’eccezione. Cecilia Gimenez è quindi riuscita a creare un’opera ben più interessante dell’anonimo Cristo di Martinez. Ed allora, invece di colpevolizzare la simpatica vecchina, bisognerebbe lodarla per aver fatto rialzare di botto le quotazioni di un piccolo centro abitato, con tutti i benefici economici del caso.

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