La VIP art fair risolve i suoi probemi e i Big dell’arte le rinnovano la fiducia

di Redazione Commenta

Come già anticipato la VIP art fair, vale a dire la fiera internazionale d’arte contemporanea interamente ed esclusivamente online, ha già pronto il piano d’assalto per la prossima edizione che dovrebbe partire il 3 febbraio del 2012 e rimanere aperta sino all’8 dello stesso mese. Le grane tecniche che hanno di fatto impallato il sito della manifestazione facendo saltare i nervi a galleristi e collezionisti, saranno un ricordo del passato poiché i vertici della fiera hanno assoldato la specialista internet Lisa Kennedy.

La Kennedy non ha nessuna esperienza nel campo dell’arte ma ha già decretato il successo dell’online retailer Quidsi Inc., recentemente ceduto ad Amazon per mezzo miliardo di dollari. Inoltre Jane e James Cohan, dealers e promotori della manifestazione, hanno deciso di nominare un nuovo direttore che sarà reso noto al più presto. I problemi tecnici sembrerebbero quindi risolti e le più prestigiose gallerie del globo hanno deciso di accorrere in massa, rinnovando la fiducia ad un evento ancora sperimentale.

Tra i grandi big figurano James Cohan Gallery di New York e Shanghai,  Alan Cristea Gallery di Londra, Hauser & Wirth di Zurigo, Londra e New York, Yvon Lambert di Parigi, Galerie Lelong di New York e Parigi, Luhring Augustine di New York, Victoria Miro di Londra, The Pace Gallery di New York e Pechino, Galerie Thaddaeus Ropac di Parigi e Salisburgo, White Cube di Londra e David Zwirner di New York. La presenza delle gallerie italiane è molto nutrita, alla fiera sono infatti presenti: Galleria Continua di San Gimignano, Pechino e Le Moulin, Tucci Russo da Torre Pellice (Torino), Kaufmann Repetto di Milano, Brand New Gallery di Milano e Galleria Raffaella Cortese di Milano.

Oltre alla VIP art fair anche Paddle8 (piattaforma di e-commerce dell’arte e ora ospita una mostra curata da Marina Abramovic) ha lanciato una sorta di fiera online, collaborando con il NADA art fair di Miami. Sembra quindi che il mercato dell’e-arte sia in forte crescita, vedremo cosa ci riserverà il futuro. Per ora noi preferiamo le fiere in tre dimensioni.

 

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