4a edizione del Festival dei linguaggi sonori a Martina Franca

di Redazione Commenta

Il Festival dei Linguaggi sonori, ideato nel 2004 da Flavia Gervasi e Attilio Turrisi e realizzato a scadenza biennale, è giunto alla sua quarta edizione. Dopo un esordio nel 2004 mirato ad avvicinare un pubblico eterogeneo alla pluralità delle espressioni musicali, a partire dalla seconda edizione (2006) il festival ha cominciato ad affiancare agli eventi musicali una più netta progettualità di tipo scientifico-musicologico.Il Festival dei Linguaggi Sonori è teso all’approfondimento delle culture musicali e, quindi, ai retroscena, ai segreti della creatività e del savoir faire dell’artista, dello studioso, del compositore, del ricercatore o del regista.

L’edizione 2010 si concentra sulla Voce come sorgente antropologica dell’espressività umana e della comunicazione sociale. Una voce che prima di farsi canto è ricerca di sonorità espressive non formalizzate (come l’urlo, ad esempio); è esplorazione delle potenzialità comunicative del suono emesso nel pianto, nel riso, nella costruzione di brevi sintagmi melodici; è articolazione di esperienze fonemiche complesse nella prosodia e nel canto. La voce in quanto esperienza espressiva si articola e si proietta in uno spazio che la accoglie e la fa risuonare. Il canto non è che la forma compiuta di un percorso antropologico di scoperta e di utilizzo dell’espressività della voce umana sino alla sua forma artistica. Il Festival sarà ospitato lunedì 6 e martedì 7 dicembre 2010 dalla Fondazione Paolo Grassi di Martina Franca e sarà patrocinato dall’Istituto Superiore di Studi Musicali “Giovanni Paisiello” di Taranto e dal MCAM (Laboratoire de musicologie comparée et anthropologie de la musique) dell’Università di Montréal (Canada).

Nel corso delle due giornate di studio si sussiguiranno, a partire dalle ore 18.00, conferenze, interviste, letture, ascolti, proiezioni e dibattiti, attraverso cui si analizzeranno da un punto di vista antropologico e musicologico le modalità di diffusione della voce nello spazio e le possibilità espressive di una voce che si fa organizzatrice di spazi fisici e sociali.

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