Graham, Basilico e Cariello da Massimo Minini a Brescia

di Redazione Commenta

La galleria Massimo Minini di Brescia presenta al pubblico due mostre,  che sabato 2 aprile ore 18 si apriranno con due imperdibili offerte di arte contemporanea decisamente affascinanti. La prima mostra sarà a cura di Maurizio Bortolotti e vedrà protagonisti due artisti di fama internazionale vale a dire Dan Graham e Gabriele Basilico. La seconda mostra è invece un’occasione per presentare la prima mostra personale in galleria dell’artista ferrarese Letizia Cariello, le cui opere sono presenti in prestigiose istituzioni museali internazionali

Dan Graham – Gabriele Basilico
Unidentified Modern City. Globalized Brescia

a cura di Maurizio Bortolotti

Gabriele Basilico, il fotografo italiano per eccellenza delle città, delle architetture, dei corpi di fabbrica, e Dan Graham, artista concettuale che ha fotografato le periferie degli Stati Uniti, si confrontano sulla città di Brescia, ognuno con i propri mezzi e modalità. Due visioni opposte che trovano una ricomposizione, non nella storia della città antica, ma nelle sue emergenze più recenti, di edilizia periferica, di sobborghi middle class, di non luoghi.

Letizia Cariello
Don-Don

Alla sua prima personale in galleria, Letizia Cariello presenta i suoi lavori che “nascono normalmente da una distrazione occasionale oppure da uno stupirsi per oggetti comuni che suscitano il desiderio di giocarci insieme e trasformarli. Con piacere Letizia prende in mano le cose, le smonta e rimonta, le mette vicine e cambia di posto i pezzi, le incolla o cuce, le lega o appende: il tutto in una frazione di secondo, prima nello sguardo e poi nelle mani. Un po’ come succede con pensieri, immaginazioni e sogni.” (Silvano Fausti, Sul lavoro di Letizia Cariello, Milano, 2010).

In occasione delle mostre sarà presentato il libro ‘Dan Graham – Gabriele Basilico Unidentified Modern City. Globalized Brescia’ edito da JRP Ringier, con un testo di Maurizio Bortolotti e il libro ‘Letizia Cariello Don-Don’ edito da Euroteam, con un testo di Andrea Viliani e Silvano Fausti.

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