Allora & Calzadilla: amore, odio ed una punta di Cattelan

di Redazione 1

Ruth Fremson/The New York Times

Questa edizione della Biennale Di Venezia sarà sicuramente ricordata per le eccentriche e chiacchierate opere del duo Allora & Calzadilla. I due artisti di Porto Rico hanno catturato (ed in certi casi indispettito) l’attenzione generale con il loro tank rovesciato a far da contrappunto alla sobria architettura del padiglione degli Stati Uniti. Polemica sulle politiche guerrafondaie, crisi annunciata di un sistema ormai allo sbando, le opere dei Allora & Calzadilla hanno molteplici significati.

Senza dubbio fondamentale è stata la partecipazione di un nutrito gruppo di atleti statunitensi al folle progetto del duo, il campione olimpico Dan O’Brien ha infatti corso sul tapis roulant posto sui cingoli del carro rovesciato, mentre all’interno del padiglione altri ginnasti hanno eseguito le loro figure sopra sedili di aeroplano.

Photo by Andrew Goldstein

Ad Allora & Calzadilla era stato chiesto di indagare sulla nazione di identità americana, sulla libertà, sulla democrazia e sulla competizione internazionale, il loro compito era anche quello di raccogliere un importante testimone lasciato da un mostro sacro del contemporaneo come Bruce Nauman, protagonista della Biennale del 2009. In larga parte il loro obiettivo è stato centrato, gli atleti che leggiadramente si esibiscono sui simboli di uno stato evoluto e militarizzato sono una degna critica al capitalismo, alla celebrità ed al militarismo.

Di grande impatto anche il Bancomat funzionante installato all’interno di un organo a canne, ogni volta che viene immesso il pin di una carta l’organo produce suoni sempre diversi. I visitatori hanno dimostrato di amarlo alla follia e più di 100.000 persone hanno prelevato all’insolito ATM nei giorni durante la scorsa settimana. Più che quella di Nauman, Allora & Calzadilla hanno forse raccolto l’eredità del Maurizio Cattelan dei bei tempi andati, spostando la discussione su tematiche importanti ma senza abbandonare una vena surreale ed ironica.  Tra amore ed odio la Biennale 2011 li ha nominati grandi protagonisti della scena internazionale.

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