Rothko sfregiato alla Tate Modern di Londra

di Redazione Commenta

È un classico pomeriggio londinese, cielo plumbeo, minaccia di piovere da un momento all’altro. L’opening di Frieze è ancora lontano ed allora c’è tempo per visitare le decine di musei e gallerie d’arte della city. La scelta ricade sulla Tate Modern dove è in corso una mostra dedicata al grande Edvard Munch. Ci rechiamo al press Office per ritirare il nostro accredito e con sorpresa scopriamo che prima di noi è entrato Massimiliano Gioni, curatore della futura Biennale di Venezia, anche lui non ha saputo resistere al richiamo della pittura.

Entriamo nelle sale espositive e non possiamo che essere sbalorditi dalla ricchezza della mostra. Le opere celebri ci sono tutte e in aggiunta possiamo ammirare un gran numero di fotografie scattate dal maestro, mostra nella mostra che evidenzia le doti visionarie di un genio tormentato. Giriamo per le sale totalmente sopraffatti dalle emozioni quando un allarme antincendio ci desta dai nostri sogni ad occhi aperti. Il personale del museo ci mostra le uscite ed ordinatamente abbandoniamo la Tate. In Italia sarebbe successo un putiferio ma qui tutto si è svolto nella calma più totale, anche i performers dell’opera di Tino Sehgal hanno abbandonato la Turbine Hall, proseguendo la loro performance all’esterno, come se niente fosse. Dopo circa mezz’ora le porte del museo si riaprono e possiamo continuare la nostra visita ma il dubbio sull’accaduto rimane. La medesima sera, dal telegiornale apprendiamo che un vandalo, con molta calma, si è diretto verso una tela di Mark Rothko e con un pennarello ha scritto sull’opera la sequenze frase :”Vladimir Umanets, a potential piece of Yellowism”. Vladimir Umanets è un artista fondatore dell’oscuro movimento Yellowism, il cui manifesto si trova all’indirizzo http://www.thisisyellowism.com l’artista ha quindi deciso di farsi pubblicità scegliendo il peggiore dei metodi. L’organizzazione del Tate è stata perfetta, nessuno si è reso conto di nulla e poco dopo tutto è tornato alla normalità, ora non resta che punire Vladimir Umanets per questo gesto scellerato.

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