Ai Weiwei, persona dell’anno e star di un documentario

di Redazione Commenta

Era da un bel pezzo che non avevamo notizie di Ai Weiwei e sinceramente ci stavamo proprio preoccupando. Da oggi però le nostre paure sono svanite visto che alcune buone nuove ci parlano di un Weiwei produttivo e soprattutto in ottima salute. Tanto per cominciare il nostro coraggioso eroe è stato menzionato dal TIME magazine come secondo classificato nella prestigiosa classifica Person of The Year per il 2011. Come ben saprete tale alloro viene assegnato annualmente dal celebre settimanale di attualità. Negli anni è stato assegnato a uomini, donne, coppie, gruppi di persone, idee, luoghi o macchinari che nel bene o nel male, hanno influito sugli eventi dell’anno.

Weiwei si è aggiudicato il secondo podio per il suo ruolo di “dissidente” dell’arte contemporanea che gli ha fatto rimediare 81 giorni di brutale prigionia nel 2011. Non a caso la persona dell’anno del TIME  è il Protestatore, figura simbolica che riunisce i numerosi tumulti sociali che si sono avvicendati nel corso di questo lungo 2011 in tutto il globo terracqueo. Ma l’insigne onorificenza non è l’unica notizia riguardante il nostro Ai. L’artista è infatti il protagonista assoluto di Ai Weiwei: Never Sorry, vale a dire il primo lungometraggio sul nostro camaleontico amico. Tutto inizia nel 2008, quando la giornalista e filmaker Alison Klayman riesce a guadagnarsi il permesso di seguire passo passo la vita di Weiwei. In seguito la regista documenta ogni singolo brandello di vita del grande artista, seguendolo fino al 2010 nelle sue mostre museali, nei suoi scontri con il governo cinese e nei suoi momenti di intimità famigliare.

Il documentario di Alison Klayman fa già parte della selezione ufficiale del Sundance Festival 2012 e noi non vediamo l’ora di ammirarlo anche in Italia. “Può un artista cambiare la Cina?” Recita il sottotitolo del documentario e a noi verrebbe da rispondere che forse Weiwei non potrà cambiare la Cina ma le sue azioni rappresentano comunque il pensiero di una larga parte del popolo cinese che innescherà il cambiamento.

 

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