Obama taglia i fondi per l’arte e poi cerca gli artisti

di Redazione Commenta

Prima taglia i fondi e poi pretende che gli artisti lo aiutini in campagna elettorale. Ed il bello è che il signor Obama ci riesce…

Strani gli Stati Uniti, ma soprattutto strani gli artisti degli Stati Uniti. Giusto un anno fa il presidente Barack Obama aveva proposto un taglio dei finanziamenti del NEA, il National Endowment for The Arts, vale a dire l’organismo che si occupa di supportare le arti e la cultura a stelle e strisce. In quel frangente i finanziamenti erano passati da 168 milioni di dollari a 146. Insomma, gli artisti non dovrebbero essere contenti di questi ingenti tagli ed invece c’è chi ha scelto di appoggiare lo stesso il presidente nella sua corsa alle prossime presidenziali contro il diabolico Romney, anch’egli desideroso di rimaneggiare ulteriormente il NEA. John Baldessari, Ed Ruscha, Richard Serra, Bruce Nauman, Claes Odenburg, Chris Burden e Frank Gehry hanno quindi scelto di inserire alcune loro opere nel programma Artists for Obama, e la vendita delle stesse andrà a finanziare la campagna presidenziale di Barack. Ricapitolando, Obama taglia i fondi per il supporto agli artisti, questi ultimi cedono delle opere ed il ricavato va di nuovo ad Obama. A questo punto vien da pensare che gli artisti in questione siano matti, oppure si siano venduti per 30 denari. La lista degli altri partecipanti è la seguente, per il resto giudicate voi: Jasper Johns, Richard Tuttle, Joel Shapiro, Jonathan Borofsky, Robert Gober, Ann Hamilton, David Hammonds, Ellsworth Kelly, Brice Marden, Julie Mehretu, James Rosenquist e Susan Rothenburg.

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