Nuovi fondi per il mega progetto di Frank Gehry a Ground Zero

di Redazione Commenta

 La Lower Manhattan Development Corporation ha annunciato di aver stanziato 50 milioni di dollari di fondi per la costruzione del Ground Zero Art Center di New York. La realizzazione del nuovo centro culturale negli ultimi tempi è stata al centro di numerose polemiche ed il progetto ha subito numerosi ritardi. Ora che i fondi sono stati stanziati si prevede la ripresa del progetto anche se i lavori per la costruzione inizieranno fra alcuni anni.

L’intero edificio è stato progettato da Frank Gehry ma la sua realizzazione è legata al Transportation Hub di Santiago Calatrava (che ha già i suoi problemi di realizzazione), l’amministrazione ha infatti intenzione di iniziare i lavori del Ground Zero Art Center solo dopo che la stazione di Calatrava sarà ultimata e questo avverrà non prima del 2014. A questo punto si prevede che il costo totale del progetto ammonterà a 500 milioni di dollari. Il centro, che avrà una capienza di 1000 posti a sedere, sarà gestito dal Joyce Theater che organizzerà un programma di balletti ed altre attività teatrali. Alcuni esperti hanno proposto di spostare la realizzazione dell’edificio, costruendolo al posto del Deutsche Bank building, risparmiando così ben 200 milioni di dollari. Secondo Kate Levin, membro della commissione cittadina degli affari culturali, il centro sarà un vero segno della rinascita dell’intera area colpita dagli atti terroristici dell’11 settembre 2001. “Il nostro obiettivo è quello di portare a termine il progetto di Gehry proprio nel cuore di Ground Zero. E’ li che lo abbiamo concepito ed è lì che sorgerà” ha aggiunto Kate Levin.

A noi vien da pensare che tra sogni e realtà le archistar, padrone dell’architettura contemporanea, continuano ad imperversare e soprattutto a guadagnare in ogni parte del globo. In tempi di crisi ci si aspetterebbe un ritorno al razionalismo, filosofico se non strutturale, ma sembra che le amministrazioni cittadine subiscano il fascino di progetti faraonici ed improbabili che non servono a nulla se non a svuotare le tasche dei contribuenti.

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