Arte e calcio, quando due mondi opposti si uniscono

di K Art Commenta

Cosa potrebbe succedere nel momento in cui due mondi completamente opposti come l’arte e il calcio prendono la stessa strada e si uniscono? Senz’altro produrrebbero eventi e opere molto affascinanti, un po’ come quella che è andata in scena in estate a Coverciano, denominata “Arte e Calcio: contaminAMOci”.

arte e calcio

D’altro canto, è pur sempre vero che alcuni calciatori, nell’atto dei loro gesti tecnici più rappresentativi, vengono considerati a tutti gli effetti degli artisti. È un po’ quello che sostengono tutti gli appassionati, che spesso puntano su portali online come NetBet.it in merito alla possibilità di calciatori che segnano delle reti di tacco, piuttosto che in altri modi spettacolari. In fondo, ha un suo fascino e un suo senso artistico non solo un gol, ma anche una parata. Magari un calcio di rigore neutralizzato all’ultimo secondo o un salvataggio a porta vuota. Insomma, sono diversi i gesti tecnici che possono essere considerati artistici, se vogliamo.

Quando Coverciano ha aperto le sue porte all’arte

La scorsa estate a Coverciano è andato in scena un evento davvero molto interessante. Per la prima volta, infatti, il Centro Tecnico Federale ha tolto i veli a un evento artistico e, abbandonando scarpini e magliette, si è trasformato in una sorta di spettacolare galleria d’arte.

Si tratta di un progetto che non ha alcun precedente e che è nato sotto spinta dello stesso Gravina, numero uno della FIGC. Lo scopo di questo progetto è quello di unire, se vogliamo, due mondi estremamente differenti, in maniera tale da poter rendere più semplice lo scambio di reciproche caratteristiche, favorendo un dialogo che possa diventare affascinante e attrattivo anche e soprattutto per le nuove generazioni.

Esposizione di opere e installazioni

Quest’estate si è trattato senz’altro del progetto di maggior interesse nato dalla fusione tra arte e calcio. Si tratta, però, di un progetto che si sviluppa su più anni, realizzato grazie all’ottimo lavoro svolto insieme all’associazione Zerynthia. Durante l’evento a Coverciano, quindi, sono state esposte opere e installazioni di un gran numero di artisti di stampo contemporaneo, conosciuti in tutto il mondo. Un’esposizione che è stata organizzata nei vari spazi comuni di Coverciano, non solo all’interno, ma pure all’esterno. L’obiettivo, come si può facilmente intuire, è stato quello di provare a contaminare le due realtà: da un lato, quindi, l’arte, e dall’altro uno dei luoghi più simbolici del calcio italiano.

Le opere di Michelangelo Pistoletto

Il primo evento di questa collaborazione è stato organizzato davvero in grande stile. Un protagonista su tutti. Si tratta di Michelangelo Pistoletto. Per chi non lo conoscesse, stiamo facendo riferimento a uno dei punti di riferimento dell’Arte Povera e dell’Arte del Novecento, accolto circondato dall’entusiasmo della Nazionale e del commissario tecnico, che in quel periodo era ancora Roberto Mancini. L’ultima opera di Pistoletto è stata ribattezzata “Il Calcio nella Formula della Creazione” ed è stata posata proprio all’ingresso del Centro Tecnico Federale di Coverciano.

Fino alla fine dell’anno, tra le altre cose, il Centro di Coverciano sarà teatro anche di tanti altri eventi che proseguono su questo filone artistico. Infatti, ospiterà diverse esposizioni di installazioni che sono state appositamente create a tale riguardo proprio da Michelangelo Pistoletto. L’aspetto che queste opere e installazioni hanno in comune è la “Formula della Creazione”, l’elemento basale della sua ricerca, in relazione al mondo del pallone.

Ebbene, Pistoletto crea le opere partendo da un segno matematico ben preciso, ovvero l’infinito. A quest’ultimo integra un altro elemento, ovvero un altro cerchio centrale in posizione centrale. I due cerchi esterni stanno a significare le antinomie e le diversità, mentre quello posto in centro vuole esprimere la compenetrazione tra i cerchi opposti, diventando una sorta di grembo della nuova umanità.

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