La Fondazione Galleria Civica di Trento festeggia i 20 anni con la mostra 1989-2009 / Overview, Celebration, Critique

di Redazione Commenta

Il 10 ottobre 2009 la Fondazione Galleria Civica di Trento aprirà ufficialmente al pubblico il suo programma di attività con una mostra dal titolo 1989-2009 / Overview, Celebration, Critique, a cura di Andrea Viliani. Articolandosi in un programma di diverse mostre e progetti esposti in vari luoghi della città di Trento, la mostra celebra i venti anni di attività espositiva della Galleria Civica d’Arte Contemporanea di Trento, aperta nell’autunno del
1989, e pone a confronto, tra rivisitazione storica e sguardo progettuale, i programmi e gli sviluppi dell’identità istituzionale della Galleria con la storia dell’arte italiana contemporanea.

Il percorso espositivo di 1989 – 2009 Overview, Celebration, Critique è strutturato in tre sezioni, dedicate ad artisti già presentati presso la Galleria Civica attraverso un vasto spettro di attività ed interventi che, appunto, la mostra rintraccia e riattiva – mostre personali e collettive, progetti didattici, editoriali, per il web, conferenze, seminari, performance, materiale d’archivio o corrispondenze: una grande retrospettiva storica, una serie di progetti diffusi sul territorio cittadino che hanno per protagonista le due generazioni “di mezzo”, quelle che hanno accompagnato di fatto le attività della Galleria, dal 1989 al 2009, e infine una serie di mostre-statement personali dedicate ad artisti emergenti, di cui quella a Trento costituisce la prima mostra organizzata da un’istituzione pubblica italiana.
Il progetto, nelle sue molteplici articolazioni, vuole innanzitutto porsi una serie di quesiti di ordine istituzionale e di sistema: “Che istituzione è stata la Galleria Civica di Trento in questi venti anni, in relazione al sistema dell’arte italiano?”, “Come ha rappresentato e raccontato, in questi anni, l’arte italiana?” “Che alternative, che ipotesi si profilano per le istituzioni culturali deputate al contemporaneo in Italia?”
In questo senso la mostra si propone di fare emergere lo sfaccettato rapporto che ha legato in questi venti anni istituzioni e pratiche artistiche in Italia e, contemporaneamente individuare i nuovi possibili approcci, fra ricerca, documentazione, produzione e divulgazione, che la nuova Fondazione si propone di adottare nel prossimo futuro, analizzando da un lato il ruolo dinamico, fra solidità museale e ricerca sperimentale, esercitato dalla Galleria Civica d’Arte Contemporanea di Trento a partire dal 1989 e delineando dall’altro il ruolo a venire, “potenziale” della nuova Fondazione.

La mostra si propone al tempo stesso come celebrazione e riflessione critica, come retrospettiva e prospettiva, in cui le categorie storiografiche e le ricerche artistiche, così come le generazioni, si confrontano in modo inedito tra loro: muovendosi in modo fluido fra progetti differenti, delineando nel suo complesso un laboratorio metodologico in corso, la mostra si sforza di delineare, all’interno del sistema artistico italiano, le caratteristiche di quello spazio di riflessione ed esposizione che la Fondazione mira a diventare, unendo le caratteristiche del museo e quelle più agili e mobili del centro di ricerca, uno spazio in grado di rivolgersi al passato, in questo caso alle origini dell’arte italiana contemporanea, esplorata da vari punti di vista (estetico, sociale, politico, economico, istituzionale, più genericamente “di sistema”), e insieme di agire in tempo reale sugli scenari culturali e sociali della contemporaneità. Al contempo la mostra intende radicare l’azione della Fondazione nel contesto in cui opera, la città di Trento, in cui propone un’azione culturale diffusa e interdisciplinare in stretto contatto con le più importanti istituzioni culturali della città.

La retrospettiva storica, dislocata su più sedi, ripercorre la programmazione del museo ripresentando alcune delle maggiori opere già presentate alla Galleria Civica, in allestimenti inediti che ri-propongono, in una costante dinamica fra ricerca d’archivio e rilettura critica, gli snodi e le figure esemplari che hanno caratterizzato la storia dell’arte italiana contemporanea o che riconfigurano le categorie storiografiche consuete attraverso la riconsiderazione di metodologie, indirizzi di ricerca e figure o approcci seminali. Tra le sedi: Spazio Foyer-Auditorium Santa Chiara (una delle prime sedi della Galleria), Castello del Buonconsiglio, Museo Diocesano Tridentino.

• Lista artisti (provvisoria): Alighiero e Boetti, Enrico Baj, Enrico Castellani, Francesco Clemente, Giorgio de Chirico, Gino De Dominicis, Lucio Fontana, Piero Gilardi, Francesco Lo Savio, Piero Manzoni, Enzo Mari, Mario Merz, Aldo Mondino, Bruno Munari, Luigi Ontani, Vettor Pisani, Michelangelo Pistoletto, Emilio Prini, Salvo, Mario Schifano, Ettore Sottsass, Giulio Turcato, Giuseppe Uncini, Emilio Vedova.

I progetti sul territorio cittadino dedicati agli artisti emersi fra la fine degli anni Ottanta e gli anni Novanta costituiscono, nella loro autonomia espressiva, un territorio di sperimentazione aperto e multiforme (dal seminario al workshop, dall’intervento pubblico al libro d’artista, al poster, dal progetto di ricerca all’evento speciale), in cui accanto alle opere emergano le pratiche artistiche, vero oggetto d’analisi di questa sezione che, fra individualità distinte e al contempo molteplici interessi contigui, cerca di fornire un inquadramento storico preciso a una storia recente dell’arte italiana, fra anni Ottanta e Duemila, che resta ancora in parte da scrivere e da raccontare. Per questi progetti la Fondazione collaborerà, tra l’altro, con varie Facoltà Universitarie – Lettere e Filosofia, Sociologia, Economia, Giurisprudenza – con il Museo Tridentino di Scienze Naturali e la Fondazione Bruno Kessler.

• Lista artisti (provvisoria): Stefano Arienti, Micol Assaël, Massimo Bartolini, Vanessa Beecroft, Monica Bonvicini, Maurizio Cattelan, Roberto Cuoghi, Lara Favaretto, Cristian Frosi, Giuseppe Gabellone-Diego Perrone, Alberto Garutti, Corrado Levi, Armin Linke, Eva Marisaldi, Amedeo Martegani, Miltos Manetas-Gabriele di Matteo, Marco Mazzucconi, Liliana Moro, Alessandro Pessoli, Cesare Pietroiusti-Anna Scalfi (in collaborazione con UniCredit Group, Spazio Trento, 2010), Paola Pivi, Francesco Vezzoli, Luca Vitone, Italo
Zuffi.

Le mostre personali dedicate a quattro giovani artisti italiani emergenti si propongono come statement della durata di un solo mese che si susseguiranno a rotazione, da ottobre 2009 a gennaio 2010, presso il piano seminterrato della Fondazione. Tutti già affermati a livello nazionale e internazionale, questi quattro artisti declinano nelle loro opere interessi distinti ma appaiono accomunati, sullo sfondo della scena artistica italiana contemporanea, dalla sperimentazione delle
tecnologie video e filmica, dalla comune adozione di pratiche basate sulla ricerca e dal costante riferimento ai materiali d’archivio, dalla ridefinizione della pratica performativa e narrativa come possibilità di plasmare la memoria personale e collettiva.

• Lista artisti: Giorgio Andreotta Calò, Meris Angioletti, Rossella Biscotti e (nel 2010, in collaborazione con il Centre International d’Art et du Paysage de l’Ile de Vassivière) Rosa Barba.

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