Christie’s in crisi? arriva Spiderman a salvarla

Tempi duri anche per le case d’asta ed allora che fare? La risposta è molto semplice, fare come fanno tutti ovvero spettacolarizzare l’arte per tentare di abbracciare un range di pubblico sempre piú vasto. L’ideaccia questa volta è stata partorita dalla mente di Christie’s, vero e proprio colosso internazionale che non ha certo bisogno di presentazioni.

Tutto è partito dalla brutta figura rimediata agli inizi di novembre quando la casa d’aste ha organizzato una grande svendita di arte moderna ed opere di stampo impressionista. All’evento sono stati presentati circa 81 lotti, un bottino assai cospicuo che ha però miseramente fallito il suo obiettivo commerciale. Christie’s ha infatti sovrastimato alcune opere ed alla fine dei 211 milioni di dollari stimati “solo” 144 milioni di dollari sono entrati nelle casse del colosso. Arriviamo quindi al nocciolo della questione, proprio domani sera Christie’s sará teatro di un’altra importante asta dove figurerá anche un gigantesco ragno diell’artista francese Louise Bourgeois.

Phillips de Pury si vende le opere di Damien Hirst a metà

Damien Hirst e Phillips de Pury hanno litigato, non si è trattato di una vera e propria rissa ma di un diverbio ben pesante, visto che la celebre casa d’aste è stata incolpata di aver venduto alcune opere incomplete prodotte dall’artista, ma andiamo per gradi. Nel 2002 Hirst produsse una serie di spin paintings dal titolo In a Spin, The Action of The World on Things, la serie in questione consisteva in alcune scatole, ognuna contenente un singolo dipinto ed ben 23 stampe numerate ed autografate dall’artista.

Ebbene, all’ultima asta organizzata da Phillips de Pury il dipinto è stato venduto indipendentemente dalle stampe, un poco come fanno quei commercianti che si vendono a parte il campioncino di shampoo allegato al bagnoschiuma, quello con su scritto “non vendibile separatamente” per intenderci. Morale della favola, la casa d’aste è riuscita a racimolare ben 73.250 sterline nel 2009 dalle vendite dei dipinti singoli e lo scorso giugno ha ceduto un altro dipinto della serie per circa 51.000 sterline (di cui il 4% di diritto di rivendita spetta all’artista).

E anche a Londra si manifesta contro i tagli alla cultura

Forse Andy Warhol, professando i suoi ormai celebri 15 minuti di fama per tutti, non avrebbe mai immaginato una reazione simile. Eppure proprio ad una sua asta organizzata da Sotheby’s nel West End di Londra lo scorso 16 febbraio, alcuni facinorosi sono riusciti a guadagnarsi i loro bei minuti di celebrità.

Tutto è successo in pochi istanti, all’asta era presente una prestigiosa opera della famosa serie Nine Multicolored Marilyns, quella dove la Monroe appare reiterata in colori diversi per intenderci. All’improvviso alcune persone (circa dodici stando alle dichiarazioni della stampa internazionale) si sono introdotte nella sede dell’asta ed hanno cominciato a lanciare al pubblico alcuni biglietti falsi da 50 sterline. In un secondo momento i manifestanti hanno esposto un grande striscione rosso con su scritto: “Orgy of the rich” l’orgia dei ricchi.