Loris Cecchini / Sabrina Torelli – Nulla si crea nulla si distrugge tutto si trasforma

Garage42 è un format pensato per la nuova sede del Velan Centro d’Arte Contemporanea di Torino. Trasferitosi in via Saluzzo, il Velan center, con l’appuntamento garage42 propone due artisti, nei lavori dei quali siano riscontrabili delle assonanze, dei rimandi, sottolineati dall’accostamento nello spazio della galleria.

Il format intende sottolineare l’idea di uno spazio condiviso, che non è solo fisico, ma anche e soprattutto mentale. Una contaminazione di linguaggi, favorita, in fase progettuale, da un forte dialogo a tre, tra gli artisti e il curatore. Dopo il primo garage42, con Davide Bertocchi e T-yong Chung, per il secondo appuntamento – spiega la curatrice Francesca Referza– ho invitato gli artisti Loris Cecchini (Milano, 1969) e Sabrina Torelli (Reggio Emilia, 1966).

Florian Neufeldt e Prevenire la cura al 26cc di Roma

26cc apre il prossimo 15 dicembre alle ore 18:30 la nuova stagione con due mostre. La personale dell’artista tedesco Florian Neufeldt – in collaborazione con The Gallery Apart – e Prevenire la cura che presenta i progetti di dodici curatori. Nothing succeeds like success, and nothing survives like survival, parla di inibizione e dell’impotenza di fronte alle dinamiche incontrollabili del potere. Gli scheletri di alcune sedie da ufficio – manipolate in modo da alterare il binomio aspetto/funzione -compongono un’originale e frammentata architettura aerea che ospita il suono.

Gli altoparlanti diffondono il suono di una voce che recita ripetutamente – e fino a rimanere senza fiato – una serie di parole che sembrano avere un significato simile. Le parole recitate si riferiscono alla sopravvivenza e alla competitività in ambito sociale, ad esempio: forza, resistenza, potere; sono una sorta di mantra inutile, quasi grottesco perchè la voce si fa sempre più flebile. Neufeldt sceglie volutamente parole ambigue che hanno sensi e significati diversi, se si confronta il linguaggio comune con quello utilizzato, ad esempio, nella sfera economica; e in tal modo pone in evidenza le strategie attraverso cui il potere agisce, utilizzando le regole e i codici in maniera esclusivo.

Annika Larsson – DRUNK

Mercoledì 27 ottobre 2010 Velan di Torino ha il piacere di inaugurare DRUNK, una personale dell’artista svedese Annika Larsson (Stoccolma, 1972) a cura di Francesca Referza. DRUNK – spiega l’artista che vive e lavora a Berlino da due anni – è un video quasi completamente silenzioso (il livello sonoro è regolato in modo da risultare quasi non udibile). Le azioni dell’ubriaco vengono compiute praticamente nel vuoto e solo l’acustica della stanza e la presenza degli spettatori generano il suono. DRUNK non aveva script, solo un insieme di regole, ed è stato girato nel mio studio con un giovane attore che beveva e gradualmente perdeva il controllo davanti alla macchina da presa.

L’idea di DRUNK (2010) è nata da una ricerca fatta dall’artista su internet, ambiente virtuale in cui sono facilmente rintracciabili immagini reali dello status di ubriaco. Annika Larsson ha selezionato ed archiviato una serie di still da video, pubblicati da diversi utenti su YouTube, che documentano la casistica tragicomica degli effetti che l’alcool ha sulle persone. Quello che viene fuori da questa serie di immagini recuperate dalla rete è un universo allo stesso tempo attraente e respingente. DRUNK, presentato per la prima volta in Italia da Velan a Torino in occasione di ARTISSIMA 17, è una versione sublimata, attraverso l’estetica della Larsson, dell’iperrealtà della rete.