Dasha e Roman a tutta cultura

Ci siamo, il Garage Center for Contemporary Art, fortemente voluto dalla zarina dell’arte contemporanea Dasha Zhukova, ha riaperto le porte. Il nuovo spazio disegnato dall’archistar olandese Rem Koolhaas è attualmente alloggiato in Gorky Park di Mosca. La vecchia sede ha ospitato 300.000 visitatori in un anno ma il nuovo spazio potrà ospitarne la bellezza di oltre 3 milioni.

Daria Zhukova ed il nuovo Garage…temporaneo

Quando si dispone di ingenti somme e soprattutto di tempo, allora si può fare ciò che si vuole, soprattutto darsi alle pazze gioie. Sono in pochi ad avere la lungimiranza di creare qualcosa per la comunità e nello specifico per lo sviluppo culturale della stessa. E’ questo il caso della bellissima Daria Zhukova, la zarina dell’arte contemporanea, partner storica del tycoon Roman Abramovich che non molto tempo fa ha avuto un’idea straordinaria, riconvertire un garage per bus in un centro per le arti.

Nel 2008 è così nato il Garage Center for Contemporary Culture di Mosca, uno spazio di proprietà della comunità ebraica locale che ha ospitato nel corso degli anni un nutrito numero di personaggi di spicco come Marina Abramovic, William Kentridge, Anthony Gormley e James Turrel. Oggi “Dasha” ha definitivamente chiuso il Garage Center che nel frattempo è stato restituito alla comunità. Tra non molto la spartana architettura costruttivista ospiterà una nuova istituzione culturale, vale a dire lo Jewish Museum of Tolerance.

Alti e bassi alla Moscow Biennale 2009

Forse è stata la migliore di tutti i tempi, forse la peggiore ma la terza Moscow Biennale ( che rimarrà aperta fino al prossimo 25 ottobre ) ha sicuramente impressionato il suo pubblico offrendo uno spettacolo senza precedenti e nuove idee sul fronte creativo. Certamente non tutto è andato per il verso giusto, alcuni progetti si sono persi nella nebbia come ad esempio quello di Anthony Gormley che doveva installare alcune sculture nel centro di Mosca e che non ha potuto portare a termine il suo progetto per noie burocratiche.

Anche l’artista francese Bertrand Lavier ha perso il suo spazio al Museo Dell’Architettura per alcuni litigi con il direttore della struttura. Infine una retrospettiva sull’Arte Povera intitolata Capitalism as Religion non è stata più organizzata a causa della mancanza di fondi ( crisi finanziaria docet ).