Benvenuti al West Bund di Shanghai

Situato lungo le rive del fiume Huangpu, il ‘Bund’ è una zona che da industriale è diventata culturale. In una città nella quale la contemporaneità avveniristica si mescola alla tradizione

Zona Gialla Campania, riaprono musei e Pompei

La Campania è stata dichiarata zona gialla e dal 17 gennaio ha potuto finalmente riaprire i musei e le mostre sul territorio: questo significa che sarà anche possibile ritornare a visitare una delle attrazioni più interessanti della regione e dell’intera penisola, ovvero Pompei.

Pescara, Museo arte moderna nell’ex Banco di Napoli

La pandemia di Coronavirus avrà pure costretto il settore a una nuova chiusura dei musei e delle mostre, ma questo non significa non rende noto come niente possa fermare la cultura. Un esempio? A Pescara il Museo di Arte Moderna ha trovato posto all’interno della vecchia sede del Banco di Napoli.

Coronavirus, lockdown musei: chiusi in tutta Italia

La nuova impennata di contagi di coronavirus tra la popolazione ha portato alla creazione di un nuovo Dpcm che tra le varie misure per affrontare l’emergenza, prevede anche un lockdown per i musei: tutti chiusi a prescindere dalle regioni di appartenenza e dal loro livello di rischio. Ancora una volta la cultura ne fa le spese.

Domenica al Museo, ingresso gratuito il 2 febbraio 2020

 

La cultura è per tutti ed è davvero una festa vedere così tanti cittadini e famiglie andare a visitare i musei delle proprie città. Dalla sua prima edizione del luglio 2014 più di 17 milioni di persone sono andate al museo gratuitamente con questa promozione. Un vero e proprio successo ecco perché la domenica gratuita tornerà a essere permanente tutto l’anno per tutti i musei dello Stato”.

Queste le parole del ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini che aveva annunciato il ritorno della Domenica al Museo, iniziativa del Ministero della Cultura che offre la possibilità di usufruire tutti i mesi della Domenica al Museo e che consente di poter visitare gratuitamente in 480 tra musei, siti archeologici e monumenti in tutta Italia.

Musei Vaticani a Roma, ingresso gratuito il 29 dicembre

Ultimo occasione del 2019 per poter usufruire dell’ingresso gratuito ai Musei Vaticani a Roma: l’appuntamento è fissato come di consueto per l’ultima domenica del mese che cade in questa occasione domenica 29 dicembre.

Come sempre accade per gli ingressi gratuiti, sarà possibile poter visitare gratuitamente i Musei solo ed esclusivamente per gli ingressi per la mattinata nel lasso di tempo che va dalle 9 alle ore 14, ma senza la possibilità di poter effettuare la prenotazione.

Raffaello e gli amici di Urbino, la mostra alla Galleria Nazionale delle Marche – Palazzo Ducale di Urbino

Raffaello e gli amici di Urbino è la grande mostra in corso presso la Galleria Nazionale delle Marche – Palazzo Ducale di Urbino, dal 3 ottobre 2019 al 19 gennaio 2020: una grande mostra che celebra il pittore del bello ideale, il genio de Rinascimento italiano di cui ricorrono nel 2020 i 500 anni dalla morte, a soli 37 anni. 

 

 Una celebrazione del celebre pittore, ma non solo: Raffaello e gli amici di Urbino è una grande mostra pensata e allestita dalla città natale dell’artista per poter raccontare Raffaello, ma anche altre personalità centrali nella formazione del genio di Urbino, come Luca Signorelli e Pietro Perugino. Ma la mostra offre anche la possibilità di poter ammirare opere di Pinturicchio, Fra Bartolomeo, Beccafumi, Giulio Romano, Raffaellino del Colle. 

Giornate Europee del Patrimonio 2019, le aperture straordinarie

Un due tre… Arte! – Cultura e intrattenimento è il tema scelto quest’anno per le Giornate Europee del Patrimonio 2019 (GEP 2019) che cadono sabato 21 e domenica 22 settembre coinvolgendo musei e luoghi della cultura di tutta Italia e tutta Europa. 

Partecipano alle Giornate Europee del Patrimonio tutti i luoghi della cultura statali e non statali fra aperture serali e ingressi straordinari per favorire l’accesso dei visitatori in una due giorni eccezionale. 

MArt di Trento e Rovereto: arte accessibile a persone con disabilità

L’arte è un bene di tutti e per tutti ma non sempre è davvero accessibile a tutti. E’ per questo motivo che l’iniziativa del MArt di Trento e Rovereto di mettere a punto dei percorsi fruibili senza problemi di accessibilità da parte delle persone affette da diverse tipologie di disabilità è molto importante.

Il federalismo dell’arte contemporanea


In Italia esistono città come Torino, Milano, Roma o Napoli che sostanzialmente costituiscono la spina dorsale del nostro scenario dell’arte contemporanea. Ovviamente, di quinquennio in quinquennio, le tendenze cambiano e capita così che in certi periodi Torino sia la migliore città del contemporaneo per poi passare il testimone a Milano e così via. Esistono però artisti e gallerie che operano in realtà poco conosciute, in paesi sperduti o in regioni poco nominate su magazines e riviste patinate.

Questo sempre più crescente manipolo di coraggiosi eroi si trova costantemente impegnato in una dura lotta per emergere. Ciò avviene anche a causa di curatori ed addetti al settori che solitamente prediligono gli artisti e gli spazi espositivi delle grandi metropoli, dimenticando le piccole realtà o le realtà considerate a torto meno prestigiose. Così facendo ci stiamo perdendo per strada la Basilicata, la Sardegna, la Puglia e molte altre regioni che tanto potrebbero dare al nostro sistema. Solitamente per emergere nel nostro lavoro si punta a nord, con la convinzione di esser più vicini all’Europa ma questo modo di agire e pensare nasconde un provincialismo da cui non riusciamo a separarci.

Le (solite) frasi dell’arte

 Il linguaggio ha i suoi meccanismi e quando si entra nello specifico è possibile scoprire un mondo di sottoinsiemi che in sostanza regolano il nostro modo di esprimerci. A volte però questi meccanismi, queste consuetudini finiscono per trasformare ogni conversazione ed ogni scritto in una serie di luoghi comuni assai buffi. Prendete ad esempio le interviste agli allenatori di calcio, anche se la loro squadra è destinata a scontrarsi con l’ultima in classifica, le loro dichiarazioni saranno sempre caratterizzate da un turbinio di frasi del tipo “Sarà una partita dura, non esistono più le squadre cuscinetto, loro cercano il riscatto e ci daranno filo da torcere”.

Ebbene signori non stupitevi più di tanto poichè questi meccanismi sono largamente utilizzati anche nel mondo dell’arte contemporanea e molto spesso giornalisti, critici e storici rimangono impigliati in frasi circostanziali che oramai hanno perso significato, che non comunicano più nulla e proprio per il loro largo uso finiscono per distrarre il lettore.  Andiamo a vedere quali sono i termini e le frasi più gettonate all’interno di testi e discorsi d’arte:

Alcune note contro la noia imperante

 In queste pagine si è più volte parlato della nuova creatività italiana e vorrei ribadire quanto l’arte giovane rappresenti la nostra unica risorsa per tentare di emergere dallo stato di torpore in cui versa la scena dell’arte contemporanea nostrana. Eppure se da un lato i nostri artisti sono stretti da una morsa istituzionale che ne appiattisce la creatività e ne limita l’azione, dall’altro anche la proposta creativa dovrebbe iniziare a mostrare i denti e non cedere il fianco a chi punta all’uniformazione.

Va da sé che le fondazioni ed i musei sono orientati verso artisti dotati di curriculum o comunque trainati da importanti cordate. Galleristi e curatori dal canto loro operano lo stesso criterio di selezione con l’eccezione che ogni tanto riescono a mettere in evidenza qualche talento verace. Il vero problema è che tutti sono orientati a seguire un modello estetico internazionale con la convinzione che questo sia una panacea in grado di far vendere o comunque donar prestigio, quando invece non ci si accorge che scimmiottando forme creative del passato o di altre nazioni si genera solamente un inutile prodotto complementare.

In Italia si può ancora sperare nell’arte? Forse si

Dopo un secolo come quello passato che ha visto nascere avanguardie e sperimentazioni artistiche di ogni sorta, ci troviamo oggi con il fiato corto, sfiancati forse dalle troppe tecnologie che concedono a tutti infinite possibilità e non pongono limiti da superare. La colpa di questa atonia generale è attribuibile anche ad un sistema dell’arte che troppo spesso mira a far emergere il curriculum dei giovani artisti piuttosto che la loro visione creativa. Del resto bloccati come siamo in polemiche inutili, balletti per le poltrone dei musei e lotte per un tozzo di pane ci ritroviamo ad assistere passivamente ad una creatività caratterizzata dall’eterno ritorno del Pop, dell’Arte Concettuale e di una certa estetica noiosa ma condivisa che predilige l’equivoco e l’androgino, proponendo l’illusione del mistero e manifestando invece il trionfo del pretesto e della banalità.

In Italia non riusciamo a renderci conto che forse abbiamo lasciato per strada spontaneità ed irruenza, aggressività e drammaticità, ironia e gusto, in sostanza abbiamo totalmente perso la bussola ed il campo base è ancora lontano. Per fare un esempio di questa confusione imperante, giusto qualche anno or sono la nazione ha celebrato in lungo ed in largo il centenario del Futurismo, sbandierandone gli intenti anche nel Padiglione Italia della Biennale di Venezia. Ebbene ad esser sinceri del Futurismo non se ne è vista nemmeno l’ombra, nulla in grado di cogliere una seppur minima scintilla di tale movimento che ha positivamente infettato arti visive, letteratura e teatro, fino a gettare le basi della musica elettronica con Luigi Russolo.